Gli alieni sono un mito o realtà?
Cos’è la vita?
Chissà se c’è vita al di fuori della Terra. Intendiamo vita fisica, materiale, consapevole. Ognuno di noi è convinto di qualcosa, ma in realtà si tratta sempre di convinzioni filosofiche e ideologiche. L’unico modo per avere certezze sarebbe quello di averli effettivamente incontrati, in stato di veglia; ma solo chi eventualmente lo ha fatto può saperlo.
Oggi l’atteggiamento più diffuso è il possibilismo: da Copernico in poi, stabilito che la Terra non è il centro dell’universo e che quindi non può essere considerata una realtà privilegiata rispetto ad altre – anche se è difficile immaginare che possano esserci luoghi più belli! – è facile pensare che sì, niente può farci escludere che esistano altri luoghi nell’universo nei quali la vita si è sviluppata.
Cos’è la vita? È un ciclo di formazione, sviluppo, decadimento di una forma, durante il quale la forma stessa può dare esistenza a forme successive con le stesse caratteristiche. È difficile pensare che questo avvenga solo su un certo pianetino azzurro che ruota intorno a una piccola stella. Né possiamo escludere, andando avanti con il ragionamento, che la vita si sviluppi in forma evoluta, cioè non soltanto in forma senziente ma anche con la capacità di comunicare con gli omologhi e di modificare l’ambiente. In pratica: formando civiltà.
C’era una volta…
Una volta, la narrativa terrestre – delle eventuali altre non abbiamo notizie – parlava di civiltà extraterrestri come di specie per lo più interessate a invadere la Terra; oggi, questo si è attenuato ma certamente vedere comparire nel cielo dei dischi volanti – o cosa diavolo sarà – sulle prime non rassicurerebbe nessuno. In Europa temiamo gli umani africani che arrivano sui barconi, altrove si parla di erigere muri per fermare gli immigrati, figuriamoci come saremmo contenti di vedere ET o Dart Fener che salutano da un oblò!
Scherzi a parte, che gli alieni esistano è statisticamente probabile. Quello che è certo, è che il tema ci affascina ben al di là delle possibilità reali di un contatto.
Eroi e alieni
Gli alieni fanno parte del nostro immaginario – in attesa che facciano parte della nostra esperienza – almeno quanto Ercole, Afrodite o Gilgamesh. Anzi, oggi hanno per alcuni versi preso il loro posto, tanto che per le generazioni più recenti la saga di Star Wars rivelerà probabilmente la stessa importanza dei poemi omerici per le generazioni precedenti.
Qual è il punto di vista dei damanhuriani? Semplice: gli alieni non esistono!
O meglio: nell’universo esiste molta, moltissima vita. Quindi, esistono. Semplicemente, non possiamo considerarli “alieni”, in quanto fanno parte del nostro stesso universo e della stessa forza vitale alla quale siamo legati. L’energia caratterizzante il nostro universo, chiamata anche Divinità Primeva Uomo, rappresenta il Dna spirituale di ogni creatura vivente, quindi gli extraterrestri sono nostri parenti e non alieni. Può sembrare un sofisma ma se impariamo a considerarli come espressione della stessa energia che ci anima, come altre facce della vita, anche il nostro modo di ragionare cambia.
E se fossero già tra di noi?
Falco Tarassaco sosteneva anzi che sul Pianeta sono presenti molti individui provenienti da altre specie, magari diverse dal punto di vista fisico ma compatibili dal punto di vista animico. Cosa vuol dire “compatibili dal punto di vista animico”? Vuol dire che questi esseri possono talvolta usare il nostro corpo per viggiare e i nostri sensi per percepire la realtà, senza che noi quasi ce ne accorgiamo. In quel “quasi” c’è un mondo: ci sta dentro la nostra sensibilità, la nostra attenzione, la nostra capacità di non avere paura, la nostra curiosità.
In generale, a Damanhur si pensa che la vita extraterrestre esista, che possa manifestarsi in tanti modi e che la specie dell’umanità passi attraverso contatti tra pianeti e civiltà dalle origini molto lontane. Ma soprattutto, si pensa che è importante considerare sempre il diverso, come una estensione di sé. Questo può insegnarci a incontrare davvero gli altri, condizione che è l’unico modo per incontrare noi stessi.
Serve a qualcosa credere negli extraterresti? Sì, serve a comprendere meglio i terrestri.
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