La figura di Jimmu Tenno, al quale è dedicata la nostra copertina virtuale, viene dal Giappone e rappresenta un anello di congiunzione tra il regno degli Dei e il terreno, molto umano, del potere politico. È lui stesso un essere divino che mostra una forte componente umana, e per entrambe è conosciuto oggi dai suoi discendenti.
Siamo, secondo le versioni più diffuse, nel settimo secolo avanti Cristo e Jimmu, discendente diretto della Dea solare Amaterasu, si muove alla conquista dell’intero arcipelago nipponico, missione per la quale si è incarnato, riuscendo nell’intento di unificare gran parte di quello che è oggi il moderno Giappone e diventandone il primo imperatore. A quel punto, esce dalla mitologia e diventa una figura storica. Stabilirà la sua Capitale a Kashiwabara, sull’isola di Honshu e da lì governerà il suo popolo.
Jimmu Tenno è l’Eroe che si fa uomo, il discendente divino che, una volta realizzato il compito che gli è stato assegnato, dà spazio alla propria parte umana che lo chiama al compito di governare il regno che ha costruito.

La sua figura, a cavallo fra la mitologia e la storia, contiene un messaggio attuale ancora oggi, anzi a maggior ragione oggi, in questo mondo che non sa decidersi se insistere sulle divisioni che lo stanno lacerando o creare spazio per la crescita di tutti i germogli di rinascita che attraversano i mondi dell’arte, della spiritualità, della scienza.
Fare politica può essere un atto ispirato dall’Alto e non semplicemente legato all’ambizione personale, al potere e all’ideologia. Guidare una nazione, una città, un territorio significa mettere le proprie energie migliori, la propria passione, la propria intelligenza a disposizione del bene comune.
Ma l’ispirazione che viene dall’Alto, da quello che a Damanhur chiamiamo “ecosistema spirituale”, va trovata dentro di sé. Ognuno di noi ospita una goccia dell’energia divina che colora l’universo, ognuno di noi è una divinità addormentata che si sta risvegliando: l’energia, l’ispirazione, lo stimolo per offrire il proprio impegno è da cercare dentro.

Jimmu ha fatto più guerre di quanto pensiamo che debba mai essere fatto: nessuna guerra, mai. Al di là di questo, ascoltarlo più di 2600 anni dopo ci suggerisce che la politica è un aspetto nobile della nostra vita comune e che si basa sull’unificazione di un popolo, cioè sul raggiungere un’identità condivisa. Il terrorismo religioso, le migrazioni, la sperequazione della ricchezza, il degrado ambientale e tutti gli altri mali che affliggono il pianeta possono essere risolti solo se affrontati a un livello che non è solo economico-politico-programmatico ma anche ideale. Occorre un progetto spirituale, per salvare il mondo materiale!

Soprattutto, Jimmu Tenno, discendente della Dea del Sole, creatore di un impero esistente ancora oggi, ci sussurra all’orecchio che nessuno è mai solamente divino, nessuno è mai solamente umano. Dentro di noi due nature si completano e fanno dell’essere umano una creatura così completa e complessa che può essere capace di imprese grandissime. Oggi le imprese grandissime sono quelle che ci permettono di recuperare la consapevolezza di chi siamo e di indirizzare la nostra terra, il nostro villaggio, la nostra comunità, il pianeta intero, verso una convivenza fatta di pace, benessere e rispetto reciproco. È questa la chiamata di Jimmu Tenno, che non a caso risuona all’inizio di questo nuovo anno?
Probabilmente sì. Ascolta anche tu, dentro di te, la voce di questo antico e modernissimo Eroe, che parla della coincidenza tra ciò che è umano e ciò che è divino, e di come il mito entra direttamente nella Storia. E trova il tuo modo di partecipare alla Storia, per rendere più felice il mondo, che da te si aspetta proprio questo.

~ Stambecco Pesco