La forza divina che con il suo sguardo ci accompagna nel mese di agosto è Ahura Mazda, unico dio del mazdeismo, più spesso chiamato zoroastrismo. Lo zoroastrismo o il mazdeismo è una delle religioni più antiche praticate con continuità nel mondo.
Il mazdeismo è nato nel sesto secolo a. C. in Persia, per poi diffondersi in tutta l’Asia centrale, dal Pakistan all’Arabia Saudita, fino alla nascita e diffusione della religione islamica nel VII secolo. Piccole comunità zoroastriane esistono ancora in Iran, Tagikistan, Azerbaigian e India. Queste ultime sono dette Parsi, comunità fuggite dall’Iran nel periodo della sua islamizzazione e riparate in India.

Il termine zoroastrismo deriva da Zoroastro – detto anche Zarathustra – il profeta che annunciò l’avvento di Ahura Mazda. Ahura Mazda è il creatore del mondo, sia quello materiale sia quello immateriale e sovrasensibile. Rappresenta il principio della luce universale divina, il soffio spirituale ed è signore della saggezza. Ahura Mazda assume nomi diversi a seconda delle tradizioni che ne parlano, e se ne contano fino a venti, a seconda delle funzioni che svolge e dei suoi attributi. Tra di essi, i principali sono: Vohu Manah – Mente saggia e buoni propositi; Asha Vahishta – Verità e giustizia; Spenta Ameraiti – Sacra devozione, serenità e gentilezza amorevole.

Per tutti, è il dio che crea con il pensiero, inteso come insieme di energia, saggezza e conoscenza. Ahura Mazda è lo spirito che crea la vita, compresa quella umana: le prime creature della nostra specie sono Maŝya e Maŝyana. È amorevole e protettivo verso le sue creature, tanto che durante il diluvio universale le accoglie tutte nel palazzo di Vara di Yima, affinché non siano travolte dal cataclisma. Nel nostro universo di dualità e opposizione, anche Ahura Mazda ha un avversario che contrasta la vittoria della sua luce. È Angra Mayniu, signore della materialità e delle arti occulte, talvolta persino definito come una parte di Ahura Mazda. Più spesso, è presentato come il suo avversario, più debole di Ahura Mazda e che ha bisogno dell’aiuto degli esseri umani per vincere. Un concetto molto vicino a quello damanhuriano del principio anti-vita, che si nasconde in ognuno di noi e che, se assecondato, ci porta in direzione contraria all’evoluzione.

Ahura Mazda è un’ispirazione luminosa per tutti noi, donne e uomini di oggi su un sentiero di trasformazione: fondamentalmente positivi, ispirati da un desiderio di conoscenza, creatori di storie nuove ma anche impegnati a controllare la tendenza alla distruzione, alla riduzione che si agita eternamente dentro e fuori di noi.
Ahura Mazda è saggio e conosce la differenza tra il bene e il male, sa scegliere e ha saputo costruire la propria forza su questa scelta. Ahura Mazda è un dio creatore fortemente positivo, che ha consapevolezza dell’esistenza di spinte avverse, pieno di esperienza del mondo.

La terra dalla quale viene ha conosciuto molta sofferenza negli ultimi decenni, e se tanti suoi abitanti sanno mostrare dignità e forza d’animo, forse è anche perché l’energia del loro antico padre, anche se oggi meno pensato, che rimane collegata ai suoi luoghi, non smette di sostenerli e dare luce alle loro anime.

Anche noi possiamo essere ispirati da Ahura Mazda e cercare consiglio nella sua esperienza. Come lui ci insegna, possiamo usare il nostro pensiero per creare: nuovi capitoli della nostra storia, nuove storie da vivere, nuovi personaggi da incontrare, per rendere più ricca la nostra esperienza. Uno dei suoi nomi è Ahmi, che significa “Colui a cui si può domandare”: proviamo a cercarlo, in sogno o nelle nostre meditazioni, così che possa esprimere la sua forza, anche per noi, purché lo chiamiamo con rispetto.

Stambecco Pesco