La mia prima volta nei Templi dell’Umanità -2a parte-

[vc_row][vc_column width=”1/1″][vc_single_image media=”57215″ media_width_percent=”25″ alignment=”center”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]…Avrei voluto fermarmi per osservarla meglio, ma Falco camminava veloce e faticavamo a stargli dietro. Ci addentrammo nella montagna fino ad arrivare ad una sala rotonda interamente dipinta… la mia mascella cadde a terra! Nonostante le sue dimensioni non fossero enormi mi apparve come un’opera incredibile… al centro del soffitto si stagliava un sole dorato e sul fondo azzurro delle pareti spiccavano figure e simboli che non conoscevo…


Era la prima sala scavata dai fondatori con il solo ausilio dei picconi, qualche anno prima. Falco lasciò decantare la nostra meraviglia che trattenevamo a stento, poi si diresse verso quello che sembrava un altare posto nella parete circolare, toccò un angolo e all’improvviso la base dell’altare si aprì, lasciando intravedere una scala in discesa che portava ad un’altra sala rotonda, molto più grande della precedente.

Di nuovo lo stupore saturò tutti i miei sensi… Ero finita nella versione reale del film di Indiana Jones, ma molto meglio!

Tutto quello che stavo vedendo era stato realizzato in segreto per sette anni dai fondatori e dai damanhuriani più fidati, il segreto era stato mantenuto non solo nei confronti del mondo, ma anche all’interno di Damanhur, perchè non tutti erano a conoscenza di questo luogo incredibile.

La sala era interamente dipinta da Falco con 12 codici ermetici che contenevano le informazioni più preziose della sua conoscenza. Allora non sapevo che anni dopo avrei imparato a tradurne alcuni! L’energia di quel luogo era accogliente e forte al tempo stesso, e avrei scoperto dopo che era dedicata all’Acqua e al principio Femminile.


La meraviglia e l’ammirazione ci colsero ancora quel giorno, perchè Falco ci fece scendere le scale e ci rendemmo conto che una terza sala era in costruzione, proprio sotto al pavimento della seconda sala. Falco mi guardò, ammiccando alle pareti, e mi disse sibillino: “Questi luoghi aspettano di essere riempiti d’arte!”.

A quel tempo avevamo da poco iniziato a dipingere le pareti di Damjl, la capitale storica di Damanhur, ma dipingere in quel luogo era tutta un’altra sfida! Comunque annuii con il capo e farfugliai anche qualcosa che non ricordo: ero troppo emozionata e confusa.

Quando uscimmo dai Templi dell’Umanità portavo con me una nuova visione della vita, come se avessi toccato il cuore di una grande creatura sotterranea nascosta agli occhi dei più, che attendeva di prendere vita anche dalle mie mani…


E quella visione, quella sensazione di profonda connessione con l’energia della terra e con coloro con i quali ho condiviso per tanti anni il segreto, mi accompagna ancora oggi…

Formica Coriandolo

 

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