L’Arte del Giappone a Damanhur

Quando due culture si incontrano e si fondono armonicamente scocca una magia potente che contagia tutti coloro che assistono all’evento. E’ quello che è successo con i nostri amici artisti giapponesi, venuti a Damanhur a portare un assaggio di ciò che rappresenteranno nel 2020 in occasione delle future Olimpiadi di Tokio.
Nella cornice magica del Tempio Aperto e del Tempio Bosco Sacro si sono fusi i gesti dell’antica arte della calligrafia giapponese insieme alla danza, all’arte pop e alle armonie polifoniche in lingua giapponese e in Lingua Sacra damanhuriana.


Nell’anfiteatro del Tempio Aperto si è aggiunta la declamazione di un antico poema giapponese che ha emozionato tutti i presenti per l’intensità e la ricchezza dell’interpretazione, mentre nel Tempio Bosco Sacro la natura è stata protagonista, insieme agli artisti, di questa bellissima performance.

Grazie a Diamantel, la creatura-quercia che ha accolto nella sua aura l’evento, restituendo un profondo senso di pace e accoglienza a tutti i presenti.

Grazie a Chyio Baba, musicista e compositrice,Takahiro Tokuyama, maestro di calligrafia, Nagako Mizuno, danzatrice e coreografa, Masao Hatayama, artista della pop art e Emiko Ogino, narratrice dei miti antichi.

Grazie al gruppo polifonico Magjical, per i loro canti.

Ed infine grazie a tutti i damanhuriani che, nell’ombra, hanno collaborato e reso possibile questo evento!

 

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