Damanhur: Il viaggio e la destinazione

Mi chiamo Quaglia e vivo nella Federazione di Damanhur come cittadina “A” a tempo pieno. Significa che abito in una delle comunità di Damanhur e partecipo in tutti gli aspetti, quindi: la vita sociale, la tradizione spirituale ed i riti, e gli aspetti di gioco e trasformazione. Sono la prima cittadina americana, nata e cresciuta negli States, che ha scelto la full immersion in Damanhur.

Spesso mi chiedono “Come hai sentito di Damanhur?”, “Come mai hai scelto di vivere qui?!?”, con incredulità. Ma sì, sembra una cosa insolita che una nomade-artista come me, un’americana cresciuta in Texas, con una tribù d’amici a San Francisco ed le radici ancestrali in Cina e a Taiwan, decida di vivere nel nord dell’Italia, ai piedi delle Alpi piemontesi. Ma questo non è un qualsiasi villaggio di montagna. Questa è Damanhur. Potevo scegliere di abitare dovunque nel mondo, e ho scelto di vivere qui. Ma come?

Come tante scelte importanti che ti cambiano completamente la vita, tutto ha cominciato a Burning Man.

Sono andata a Burning Man per la prima volta in 2001. Al mio arrivo, sono stata portata al campo tematico chiamato “Heebeegeebee Healers”, formato da un gruppo di guaritori, dove ho scetticamente ricevuto una lettura dell’aura abbastanza precisa.

Nel 2003, uno dei compagni del campo mi ha offerto un massaggio “stile Esalen”, e mi ha raccontato dei suoi studi di massaggio all’Istituto di Esalen, un centro educativo-comunità intenzionale sulla costa Big Sur in California.

Più avanti, sempre nel 2003, il mio amico ed io siamo andati in viaggio sulla costa meridionale della California, respirando il vento pulito e frizzante, godendo la vista del mare brillante. Ci siamo fermati vicino all’entrata di Esalen solo per un attimo, ma il vento ha piantato un seme.

Sono entrata in Esalen la prima volta nella primavera di 2005, per un periodo di studio-lavoro: studiavo massaggio spirituale e facevo cambio lavoro nella lavanderia. Mi sono innamorata dal territorio incantevole, delle lussuose terme curative, della cultura di comunicazione chiara e compassionevole. Esalen mi ha offerto infinite, dolci scoperte. Finito il mese di studio-lavoro, ho colto ogni occasione per tornarci, per ricollegarmi con la bellezza e la magia del posto.

Durante una visita ad Esalen, sono stata al “Art Barn”, una specie di laboratorio artistico aperto. Ho conosciuto una donna Italiana, sorridente e graziosa, che insegnava un corso d’arte del vetro. Sono stata impressionata dalle opere di vetro colorate e illuminate create durante il corso, specialmente dalla sua. L’insegnante aveva bisogno di un passaggio a San Francisco il giorno del mio ritorno e quindi è venuta con me, nella mia macchina bianca, una Honda Civic ibrida che si chiama “Zippy.” La donna si chiamava Piovra, e durante il viaggio di tre ore sulla costa, mi ha raccontato del posto in cui vive usando un inglese semplice; era il periodo prima che imparassi la lingua italiana. Praticamente, ha detto: “Vivo in un ecovillaggio nel nord d’Italia dove costruiamo i Templi sotterranei, usando la meditazione per creare l’arte. Si chiama Damanhur.”

Damanhur. Il nome ha risuonato nella mia testa come una campanella di cristallo, e ha continuato molto dopo che avevo portato Piovra al parcheggio del Golden Gate Bridge, dove una sua amica è venuta per prenderla. Ho rifiutato i suoi soldi per la benzina. Mi aveva chiamato un angelo. In qualche modo, sapevo che ci saremmo incontrate di nuovo.

Seguendo le mie intuizioni ed i segni attorno a me, ho messo tutto in valigia e me ne sono andata da San Francisco, viaggiando dappertutto, dal Texas alle isole Hawaii. Sono tornata negli Stati Uniti con l’intenzione di salutare la mia famiglia ed andare a Burning Flipside, l’evento regionale texano di Burning Man, per poi continuare in viaggio, nomade e libera. La nuova destinazione? Tailandia, forse.

Al culmine di Burning Flipside, è stato bruciato un gigantesco calice in legno. Mentre camminavo attraverso il campo, mi sentivo molto elettrizzata dalla danza del fuoco e dall’energia del momento. Ho guardato il cielo e mi sono fermata in stupore. Ho visto una freccia di fuoco. La freccia era composta da 5 lampade di fuoco, che galleggiavano lentamente nel buio della notte. Era un segno. Era una freccia. Stava indicando la direzione nella quale dovevo andare. Sempre preparata, come una buona nativa del segno della Vergine, ho preso la mia bussola dallo zaino. La freccia indicava Est.

Est? La Tailandia non è all’Est. Che strano…

Ho aperto una mappa del mondo e ho fatto la radiestesia per trovare la destinazione. Il pendolo mi ha indicato l’Italia. Italia è all’Est dagli Stati Uniti. Ma come mai l’Italia? Lì sono già stata. Non è esotica, con spiagge tropicali, e piena di monasteri buddisti come la Tailandia. E poi, questa è l’alta stagione per il turismo in Italia.

Ho cominciato a sognare l’Italia. Le cattedrali italiane. Ho sentito conversazioni sull’Italia ogni giorno e dovunque. Ho capito il messaggio e ho comprato un biglietto d’aereo, di solo andata, a Roma. E’ stata la scelta più pura, intuitiva e irrazionale della mia vita. Una mia zia che abita a Perugia, una professoressa di cinese, mi ha invitato ad andare lì e studiare italiano alla Università per Stranieri. Ho sentito dentro un “Sì!” scintillante a quella proposta e ho pianificato il tutto per l’autunno. Ecco perché adesso conosco l’Italiano così bene.

Ho ricordato di Damanhur, di Piovra, e ho dato un’occhiata al sito di Damanhur, prenotando una visita in agosto per il Summer Festival, un’introduzione alla Federazione ed un assaggio degli studi esoterici di Damanhur.

Ho preso il volo per Roma il giorno 7.7.07, scendendo in un ostello vicino al Vaticano, danzando per strada con le palle colorate ed i ventagli di fuoco a Trastevere, facendo la danza del ventre sui monumenti romani storici. Dopo una gita attraverso il Paese, mangiando la frutta fresca dagli alberi in Toscana e danzando con il fuoco sulle isole di Venezia, piacevolmente entrando nello stile di vita italiana, ho preso un treno per Ivrea e un taxi per Damjl…

Finalmente, sono arrivata a Damanhur! E la storia continua…

Quaglia (quaglia @ damanhur.it)

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