L’attenzione di tutto il mondo è rivolta verso l’epidemia di coronavirus. L’emergenza, partita dalla Cina, si è diffusa dapprima in Asia, poi in Africa ed Europa e oggi rappresenta una minaccia per l’intero Pianeta.
Come sovente in queste situazioni, conoscere le reali dimensioni della diffusione del virus è difficile, vista la difficoltà di diagnosticare per tempo la malattia; e d’altra parte, la diffidenza verso le informazioni pilotate e verso i possibili interessi mossi dalla diffusione di una nuova malattia – cure costose, vaccini da introdurre sul mercato, intere aree geopolitiche da isolare – fanno sì che non sia sempre facile avere un atteggiamento sereno.
Falco Tarassaco parla delle malattie come di occasioni per crescere, confrontarsi con se stessi, mutare abitudini: la malattia è come un Graal, un dispensatore di occasioni per imparare cose nuove, trasformare se stessi e acquisire nuovo potere. La guarigione è l’evento culminante di un percorso che deve coinvolgerci profondamente, nel quale il potere di riacquisire salute e un nuovo equilibrio è nella connessione con la nostra anima, nei nostri pensieri e nella nostra consapevolezza.
Riflettere sul Graal
Nel caso del coronavirus, a essere ammalato è il mondo intero, non solo i singoli che hanno contratto il virus (e ai quali vanno la nostra vicinanza e il nostro incoraggiamento).
Quando a essere ammalato è il mondo intero, significa che la stessa possibilità di riflessione sul Graal riguarda tutti, malati e non. Episodi come la diffusione di un virus pericoloso non dovrebbero avvenire mai.
In questo momento, secondo la visione damanhuriana, la prima cosa da fare è quella di attenersi scrupolosamente alle indicazioni per ridurre il contagio. Ognuno di noi è responsabile della salute non soltanto di se stesso e dei propri figli, ma di tutti. Quindi, se in questo momento accettiamo qualche limitazione alla nostra libertà personale e aumentiamo la nostra attenzione, facciamolo con spirito forte e amore per noi stessi e gli altri.
La terra: una grande comunità
La seconda cosa che possiamo fare – e che abbiamo mai come adesso l’occasione di fare, visto che siamo tutti colpiti, se non direttamente dal virus, dalla presenza dell’epidemia – è pensare:
è questo il mondo nel quale siamo destinati a vivere? Sono queste le paure che possono farci crescere? Siamo pronti ad avere paura degli altri?
Probabilmente, né le urne di qualche elezione né il cuore generoso di qualche filosofo possono cambiare il mondo che, noi umani, sembriamo voler rendere un ambiente sempre meno ospitale. Le riflessioni di ognuno di noi, quando riusciamo a sentire che l’umanità è una grande comunità, possono creare un campo vibrazione più elevato che creai un clima nuovo, desideri nuovi, stili di vita nuovi. Viviamo con presenza questo momento difficile per tutto il mondo, cercando di contattare ognuno di noi il Graal della nostra consapevolezza e del nostro amore per la vita, affinché esso riversi la sua energia su tutte le genti della Terra.
Voglio condividere con voi questo pensiero:
se è vero che questa pandemia, così grave, per vari aspetti, raccontata a furor di popolo come un guerra,tra le tragedie che l’uomo indubbiamente ricorderà per secoli etc etc…
Ma allora perché fare profitto sui vaccini?
Sono ancora sovrani gli Stati?
Il brevetto del vaccino non dovrebbe essere free?
È vero o no che appena Arzachena ha dichiarato di non voler fare profitto vendendo a prezzo di costo(2, 80€) e’ stata attaccata a destra e manca?
Ricordo molto bene qualcuno che ci ammoniva “attenti ai falsi doni”
Sunto : condivido a pieno la filosofia del vostro vivere, libertà di scelta a chi lo vuole fare,idem viceversa.
✌
Sicuramente sia che il virus e scaturito da una ricerca scientifica alla quale bisogna capire quali fossero gli scopi o da un normale diffusione di un virus .tutti noi attendiamo che la mente umana e la ricerca faranno come sempre il loro decorso trovando una risoluzione a questo problema che sta rendendo difficile per molti la possibilità di poter vivere una vita in comunità come è sempre stata la vita tra individui. Dove l’uomo per sua natura ha sempre prediletto e tenuto un atteggiamento di reciproca attrazione e comunicazione tra gli uni e gli altri con atteggiamenti e contatti fisici anche nei saluti quotidiani.Pertanto una volta che riaquisteremo la libertà di poterci liberamente riabbracciare con serenità e piacere di farlo.questo dovrebbe farci riflettere su quello che in questo momento particolare si è perso.che non è altro che la fratellanza tra gli individui e i popoli.tra le persone che anche all’interno dei propri nuclei familiari e no hanno perso e stanno perdendo molto come UNIONE e sentimento.Quindi speriamo che questa riconquista e la sconfitta di questo virus faccia riflettere a tutti i popoli e a tutti che la possibilità di uno scambio di un semplice saluto o di qualsiasi altro contatto fisico,ritorni ad essere una cosa normale, come il piacere di ridere e scherzare in buona compagnia, riprendendoci così una vita serena, penso che questo sia il mio migliore augurio per tutti noi. Anche perché un buon ottimismo e sicuramente la nostra carta vincente e sicuramente sarà sempre l’uomo con la sua volontà di superare anche questo buoi momento a fare la differenza, la medicina ormai fa passi da GIGANTE e tutti noi ne siamo consapevoli.
Grazie Giuseppe per aver condiviso i tuoi pensieri con noi. Concordiamo che l’elemento cruciale è l’ottimismo e il sano umorismo. Un saluto di luce da Damanhur!