Damanhur è nata in Valchiusella, a nord di Torino, ma nei suoi 46 anni di storia ha ispirato la creazione di comunità in tutto il mondo, dalla California al Giappone e all’Australia. Vogliamo condividere con voi diverse esperienze di damanhuriani nel mondo, che hanno esplorato il significato del vivere insieme, non solo con la nostra famiglia di nascita ma anche con un ‘famiglia per scelta’. Iniziamo con la storia del giovane ed entusiasta Stefano. Stefano Ricciardelli è un giovane damanhuriano che, con altri 8 compagni di avventura, ha creato da zero una comunità urbana a Rimini di nome Assamil.
L’altro giorno stavo pensando a quanto nel tempo le mie relazioni abbiano avuto un ruolo centrale nella creazione di quello che sono. Di come la qualità delle mie relazioni sia determinante. Di quanto abbiamo bisogno di essere percepiti, di sentirci importanti per qualcuno, di avere un ruolo nella vita delle persone che ci circondano. Quante versioni di noi abbiamo “interpretato” grazie agli altri?
Stefano figlio, Stefano amico, Stefano fidanzato, Stefano calciatore, Stefano lavoratore, Stefano cugino, Stefano universitario, Stefano lavanderina… Opportunità su opportunità per conoscere, sperimentare, metterci in gioco, vivere… Credo che in questo periodo storico abbiamo sempre di più la necessità di trovare nuove, sane e valide forme per mantenerci connessi agli altri.
Trascendendo il falso mito americano del “self-made man”, dell’essere umano che si fa da sé, che non ha bisogno degli altri, che da solo può tutto… Perché in realtà la biologia ci dice che l’essere umano è un mammifero gregario e che come tale trova la sua massima realizzazione con gli altri. Ricordate l’indovinello: “Se un albero cade nella foresta e nessuno lo sente fà rumore?”
Mi chiedevo: “Se un essere umano vive e nessuno lo percepisce possiamo dire che ha mai vissuto?”
Siete interessati alla vita comunitaria? Noi condividiamo con molto piacere la nostra esperienza, e quello che abbiamo imparato!
Potete contattarci e vedere le possibilità di visita (una volta che saranno possibili) o contattare i giovani Assamiliani.