Hai paura della morte? Se hai risposto di sì questi scritti potrebbero aiutarti a cambiare idea. Se hai risposto di no la domanda successiva è: come ti stai preparando a questo passaggio?
Seneca diceva: “Ci vuole tutta la vita per imparare a vivere e ci vuole tutta la vita per imparare a morire”. Paradossalmente essere consapevoli della propria morte ci permette di vivere con più attenzione e presenza ogni istante, come se lucidasse gli occhiali attraverso i quali guardiamo la vita.


Falco Tarassaco, fin dalle origini di Damanhur, ha dedicato molta attenzione al tema della morte. Il suo primo libro” Imparare a Morire “ha ispirato tutti noi a iniziare un percorso di preparazione per vivere questo momento. Come?Innanzitutto redigendo un testamento spirituale e materiale, indipendentemente dall’età, comunicando ciò che vorremmo avvenisse al momento della nostra dipartita e lasciando uno scritto alle persone amate in cui le ringraziamo per ciò che abbiamo vissuto insieme. Farlo è un’emozione speciale che si accompagna ad un’altrettanto speciale sensazione di pace… Non ci credete? Provate!

Un altro aspetto importante è programmare il punto di riafforamento della nostra anima… Cosa significa?
Quando si muore si entra in una specie di “stato di sogno”: il nostro collegamento con questo piano di esistenza si fa ogni giorno sempre più rarefatto e possiamo restare in contatto con dei punti legati a questa dimensione fino al momento in cui ci allontaniamo definitivamente, qualche tempo dopo.


Scegliere un punto di affioramento, così lo chiamiamo, è importante perchè ci permette di riconoscere il luogo in cui ci troveremo una volta defunti. Se il luogo ha una densità spirituale ci aiuta nel periodo di transizione che dura, indicativamente, 70 gg. dal momento della morte fisica.

Questi sono solo due esempi di come ci predisponiamo al passaggio tra la vita e la morte…
Ti interessa saperne di più? Scrivici, ti risponderemo con piacere!