Essere me stessa è sempre stato complicato, fin da piccola. Un giorno mi sentivo romantica e femminile, un altro detestavo qualsiasi smanceria e buttavo via tutto ciò che avevo di rosa nel guardaroba (non che essere femminile significhi indossare abiti rosa, ma quando avevo sette anni ne ero fermamente convinta). Da un lato detestavo la violenza e dall’altro facevo a botte con i prepotenti, quasi sempre maschi. Nell’adolescenza la confusione aumentò: mi invaghivo di più ragazzi contemporaneamente e cambiavo spesso idea, con conseguenze non poco imbarazzanti… Insomma, era un vero casino.
Quando approdai a Damanhur la disciplina creativa che caratterizza la vita in comunità fece bene alla mia anima: in quell’atmosfera stimolante e al contempo ordinata tutte le parti di me riuscirono a prendere una boccata d’ossigeno. Ero grata per la sensazione di pace che vivevo finalmente, ma il tocco di grazia arrivò quando Falco Tarassaco ci parlò per la prima volta della Teoria delle Personalità:
“Immaginate di avere dentro di voi una comunità relativamente piccola, composta da individui estremamente diversi gli uni dagli altri. Tutti vorrebbero dire la loro ed essere al timone della nave per imporre la propria rotta, ma è difficile che queste parti riescano a stare al comando abbastanza a lungo per dare un senso di continuità al nostro essere…
Capita quindi di sentirsi divaricati da un estremo all’altro, a meno che una delle personalità presenti dentro di noi assuma un ruolo dominante rispetto alle altre e si imponga con determinazione alla guida di noi stessi. Se questo succede i problemi diventano altri: in questo caso è facile, ad esempio, sentirsi frustrati perchè non si riesce ad esprimere alcune parti di sè che restano soffocate a causa della presenza dominante della stessa personalità, la quale tende ad imporre la sua presenza sempre, senza lasciare spazio a nessun’altra voce.
Può capitare, ad esempio, che una persona dal carattere spiccatamente dispotico ed arrogante possa, in certe circostanze, scoppiare a piangere all’improvviso, lamentandosi di non essere sufficientemente considerata, apprezzata e persino amata… La persona non è nè impazzita nè è diventata improvvisamente schizofrenica, semplicemente la sua personalità bambina, quella che vive silente dentro di lei, è riuscita finalmente ad emergere e giacchè non trova mai lo spazio per esprimere le sue esigenze reclama il suo bisogno di ricevere amore ed attenzione, come fanno tutti i bambini…”
L’idea di non essere più solo un “io” indistinto e pieno di contraddizioni, bensì un insieme di personalità complesse come veri e propri individui, ciascuna con le proprie passioni e idiosincrasie, spiegava finalmente perchè mi ero sempre sentita divaricata tra opposti spesso inconciliabili! Portando attenzione a ciò che sentivo agitarsi dentro di me realizzai che avevo delle caratteristiche ben distinte che emergevano in momenti e contesti diversi, e che la situazione si faceva difficile quando queste si presentavano casualmente, senza un direttore d’orchestra che le facesse intervenire a proposito…
Il corso di Personalità Interiori ed il successivo lavoro per riuscire ad identificare le mie personalità, per aprire un dialogo ed entrare in contatto con ciascuna di esse, è stato uno degli strumenti più potenti per trasformare me stessa e per liberarmi da tanti disagi accumulati negli anni.
Ad esempio in passato avevo vissuto gelosie devastanti, ma una volta compreso che solo una delle mie personalità era gelosa e che bastava darle la possibilità di esprimersi in altri contesti, fatto salvi quelli legati alle relazioni affettive, sono riuscita a liberarmi dal morso della gelosia che mi affliggeva da sempre.
Attraverso la tecnica di ascolto e dialogo con ogni mia parte, imparata nel corso, ho modificato abitudini e schemi comportamentali ripetitivi, e stabilito un nuovo equilibrio intimo.
Una nuova me è nata da quel parto, una nuova personalità più matura che guida oggi la mia vita con molto più umorismo e intelligenza! E’ una sorta di leader positivo al servizio di tutti i componenti della mia comunità interna: li ascolta, li valorizza ed in cambio chiede rispetto per l’ordine di comparsa sulla scena, affinchè tutti possano esprimere il meglio di sè nei contesti adeguati, senza invadere il campo degli altri.
Se mi chiedete se funziona sempre posso dire che sì, funziona tutte le volte che ci porto attenzione e che apro questo dialogo interiore, mentre non funziona quando mi lascio sopraffare dalla pigrizia e dall’abitudine, e non uso il potere che è dentro di me…
Quindi la lezione da ricordare per vivere al meglio è: non lasciarsi andare, mai, alla pigrizia, e rinnovare ogni giorno l’impegno a guidare la propria esistenza 😉 !
alla luce di quanto sopra, guardando in retrospettiva la mai vita, mi chiedo ora:
e’ una conseguenza della maturazione dovuta all’eta’ e all’esperienza che certi comportamenti o azioni della gioventu’ vengono poi modificati, oppure essi sono dovuti proprio a queste personalita’ multiple che coesistono dentro di noi?
Se poi crediamo nelle esistenze multiple e nella reincarnazione, sarebbe veramente preoccupante dover ripetere ogni volta gli stessi errori e dover imparare ex novo, ogni volta dover controllare tendenze negative e distruttive coesistenti che potrebbero prevalere.
eh si, Falco diceva: fate almeno errori nuovi 🙂 L’esperienza e gli anni portano alla maturità anche perché scopri diversi “se” che portano alla serenità nell essere tante cose. Un abbraccio Carlo!
Buongiorno, chi mi dice che le personalità del mio ego siano solo otto? Magari potrebbero essercene di più, lo chiederei alla mia psiche energetica situata nelle meningi del mio sistema nervoso centrale, come si fa a chiedercelo? Implorando le maestre interiori chiamate stelle cadenti delle stelle nere entrando in comunicazione con il cosmo esterno mediante il contesto umano cosmo interno, magari per azione di una seduta di autoipnosi regressiva o semplicemente con il contesto umano contatto interiore con la propria maestria di vita chiamata stella cadente, pressione atomica delle stelle cadenti interessante? Magari contatattemi e ne parleremo, in ogni caso l’articolo è molto dolce ed umano e mi piace che le persone siano ancora in grado di stare al cospetto degli dei onestamente e con molto amore per la vita, imparare a controllare il principio fondante del nostro ego e scomponendolo in più fasci eneergetici è teoricamente molto utile ed interessante e per di più affascinante e benefico, ma praticare questa strada è difficile e spesso si può intraprendere percorsi fuorvianti dati proprio dalle difese interiori delle meningi e delle stelle cadenti, spero di non essere stato troppo oscuro e contorto
Namastè
Om Shanti
Aleran Camon
Con te Aleran, di sicuro possono essere anche di più, ma alla fine il numero esatto quanto è importante? L’importante e saper accogliere, esplorare e conoscere le diverse sfaccettature che le nostre personalità interne ci portano. 🙂 Grazie per la dolcezza e la vita riconosciuta dentro l’articolo. Alla fine sembra la cosa importante, saper tenere il fuoco acceso, nonostante tutto. Un abbraccio!