Parlando di sogni, incontriamo spesso il concetto di “sogno lucido”, che rappresenta il livello nel quale noi possiamo partecipare attivamente al sogno invece di limitarci a essere spettatori. Il nostro obiettivo, parlando di sogni, non dovrebbe essere semplicemente quello di comprenderne il significato ma addirittura quello di guidarli; o meglio, l’obiettivo di guidare il nostro comportamento all’interno del sogno che si sta svolgendo, un po’ come guidiamo la nostra vita durante il giorno. Il sogno nel quale io sono consapevole di ciò che accade e posso scegliere le mie azioni è il sogno lucido. Come accade sovente per le attività dell’essere umano che sono oggi considerate “di confine”, il mondo onirico è stato molto presente nella cultura di popoli del passato. I più attenti sognatori dei quali ci sia giunta traccia sono probabilmente i toltechi, una popolazione messicana che ebbe il suo maggior splendore nel periodo corrispondente al Basso Medioevo europeo, i quali affermavano che “Chi non sogna e non ricorda i propri sogni è un uomo morto; uomo vivo è chi sogna e ricorda i propri sogni”.
Oggi il sogno lucido è oggetto di studi in numerose università del mondo ma in realtà è solo dal secondo dopoguerra che ha cominciato a essere indagato con attenzione adeguata, che ha permesso di confermare ciò che i toltechi, ma anche i senoi, i greci, i tibetani, avevano già affermato molti secoli fa.

Sognare in due fasi

I sogni che una persona vive durante la notte, immaginando una persona che non soffra di particolari disturbi del sonno e riesca a dormire per sei-sette ore, si dividono approssimativamente in due fasi. In una prima parte della notte, vi sono i sogni che rielaborano ciò che abbiamo vissuto durante il giorno: rielaborano, “digeriscono”, collocano nella nostra esperienza ciò che abbiamo vissuto da svegli. Sono i sogni dei quali è maggiormente possibile l’interpretazione perché fanno riferimento a simboli ed emozioni che si riferiscono alla vita della persona. Sono i sogni collegati all’inconscio.
In una seconda fase del sonno, iniziano invece sogni molto più profondi, che ci proiettano in una dimensione autonoma, che non dipende da quella della veglia anche se naturalmente ha molte connessioni con essa. È la vera e propria dimensione onirica, fatta di regole proprie, alla quale possiamo imparare a partecipare consapevolmente.

Un sogno lucido

Per farlo, ciò che occorre innanzitutto è aver dormito già da un po’, in modo da permettere al nostro inconscio di processare tutti gli avvenimenti della veglia e di quietarsi come quieto è il corpo. Non a caso, la funzione della prima fase del sogno è proprio quella del riordino, senza la quale non si accede alla seconda.
A questo punto, occorre letteralmente svegliarsi nel sogno. In altre parole, occorre all’inizio o a un certo punto del sogno destare la nostra consapevolezza e poi scegliere come comportarci all’interno della storia che stiamo affrontando. A tutti è capitato ogni tanto di accorgersi, durante il sogno, che si tratta solo di un sogno, che stiamo vivendo una situazione “immaginaria”. Quella consapevolezza si trova a un passo dallo svegliarsi ed essere coscienti: non siamo ancora all’interno di un sogno lucido ma basterebbe un piccolo sforzo, uno scatto della nostra mente per entrarci.

Posso farlo anch’io?

Vi sono persone che hanno una predisposizione naturale per il sogno lucido, vi sono metodi per indurre artificialmente, in laboratorio, il sogno lucido ma, soprattutto, è possibile allenarsi e imparare a farlo, come insegnano i corsi della Damanhur University.
Una volta che siamo svegli all’interno di un sogno che, a quel punto, è “lucido”, ci comportiamo come all’interno della vita diurna, ma con alcune grandi differenze: innanzitutto, in una dimensione diversa, abbiamo la possibilità di esprimere un carattere, un modo di pensare e di emozionarci differente da quello della veglia. Quindi, pur rimanendo profondamente noi stessi, possiamo essere persone diverse, sperimentando così parti di noi che normalmente non conosciamo bene. E poi… e poi sono possibili tante altre cose ancora.
Ma adesso tocca a te. Ricordi i tuoi sogni? Cosa hai sognato stanotte? Cosa desideri sognare la prossima? E soprattutto: hai mai pensato che questo può dipendere da te? Condividi con noi nei commenti sotto.