Se hai in casa il Calendario di Damanhur 2019, hai sotto gli occhi tutti i giorni un personaggio tratto della tradizione dei popoli del pianeta: divinità, figure coraggiose, eroi che incarnano i sentimenti migliori delle culture dalle quali provengono.
Dalle sue pagine, eroine ed eroi ci osservano a loro volta e, soprattutto, ci ricordano che gli eroi non vivono nel passato, non appartengono a storie ormai superate, ma sono presenti qui e ora, dentro ognuno di noi, e ci parlano.
In questo periodo il cinema, che rappresenta forse la frontiera oggi più avanzata del mito, ci propone la figura di una nuova supereroina: Captain Marvel, che più ancora di Wonder Woman – un po’ legata a un’iconografia maschilista – potrebbe rappresentare un vero esempio di libertà femminile nell’universo dei miti moderni. La vitalità con la quale nuove figure si propongono alla nostra attenzione, sottolinea la presenza – e la richiesta – di eroi mitici nel nostro tempo.
Un gioco serio
E allora, proviamo a fare un gioco, divertente ma serio.
Decidiamo di non voler andare a cercare un eroe fuori di noi, fra i miti classici, il cinema, le grandi figure dei nostri tempi, ma di voler costruire noi il mito di noi stessi.
Immaginiamo che ognuno di noi si trasformi in un eroe e che sia l’eroe di se stesso.
È un gioco, naturalmente, ma il gioco è una cosa seria che può rivelarci molte cose.
Immagina allora di essere un eroe. Vuoi essere una figura mitica, come Ercole o Gilgamesh? Ti senti più affine ad Artù e ai cavalieri della Tavola rotonda? Oppure sono i supereroi, dalle eroine appena citate fino a Batman e a Spider Man, a scaldare il tuo cuore?
Insomma, come saresti tu, se fossi un eroe?
Quale sarebbe il tuo nome? E quali sarebbero i tuoi poteri: la forza, la capacità di volare, di prevedere il futuro?
Chissà se avresti dei nemici? Perché, sì, noi siamo abituati a pensare all’eroe come a qualcuno che combatte per la libertà, la giustizia, la conoscenza, contro qualcun altro. Ma oggi un eroe può essere una donna o un uomo che si batte per i diritti civili, per sconfiggere malattie, per salvare una foresta!
Un amico prezioso
Insomma: tu – o, per meglio dire, il tuo alias – quale genere di eroe può diventare? Dopo averlo immaginato in tutti i particolari della missione che si è scelto, del carattere, dei poteri, prova a dargli un volto. Disegnalo, crealo al computer o modellalo con l’argilla. Se non sei capace, ecco un’ottima occasione per imparare!
Non sarebbe bello avere un amico così? Un amico che è più forte di noi ma verso il quale non proviamo alcuna soggezione perché lo abbiamo creato noi e altro non è se non la versione migliorata di noi stessi.
A questo punto devi farti l’ultima domanda: quanta distanza c’è tra me e lui/lei? Quanta strada devo fare per diventare anche io così?
Ciò che hai immaginato, lo puoi realizzare. Quindi, fai il primo passo.
Nei miti, la funzione degli eroi non è quella di segnare la distanza tra gli esseri umani e la sfera divina; al contrario, è quella di indicare ai primi una possibile direzione per raggiungere la seconda. Un gioco-riflessione-meditazione su di te come eroe ti indica dove andare a cercare quel quid in più, quella trasformazione interiore e delle tue abitudini tale da poter davvero accelerare un processo di crescita dentro di te.