L’appuntamento divino con il mese di luglio ci presenta Fu Xi, il dio che rappresenta un anello di congiunzione tra la storia e la mitologia. Secondo una consuetudine orientale che abbiamo incontrato nel gennaio 2019 con Jimnu Tenno, considerato il fondatore dell’impero giapponese e come tale divinizzato. Fu Xi viene dalla Cina ed è considerato uno dei tre sovrani più importanti di quella civiltà nel periodo mitico che va dalla preistoria all’inizio del terzo millennio a. C. Gli altri due sono Nüwa, sua sorella e sposa, prima divinità femminile della mitologia cinese, co-creatrice dell’umanità e dea della musica e Shennong, dio della Fiamma che introdusse in Cina le tecniche dell’agricoltura, la medicina e l’agopuntura. I tre imperatori/dei sono detti gli “augusti”, e da loro discendono gli imperatori della dinastia Han.
Fu Xi può prendere la forma di un dragone, oppure di un uomo con la coda di serpente, spesso intrecciata a quella di Nüwa, per rappresentare l’unione alchimia e divina del maschile del femminile. Insieme creano l’umanità, e spesso sono rappresentati con strumenti di misura nelle mani, a indicare il loro compito di progettare i modelli di tutte le cose. Fu Xi è il primo eroe civilizzatore cinese, dio della pesca e della caccia, dell’allevamento, dell’uso dei metalli della scrittura, del calendario e della divinazione. Fu Xi è l’inventore degli Otto Trigrammi, che sono alla base della calligrafia cinese e del Libro del Mutamento, o I Ching, tecnica di divinazione che ancora oggi ispira la strada a milioni di persone, nella sua versione classica, oppure come base di tecniche contemporanee, come per esempio il sistema delle Chiavi Genetiche (Gene Keys).
Nei Templi dell’Umanità e sul calendario damanhuriano, Fu Xi è rappresentato proprio mentre osserva le coppie di trigrammi degli I Ching che sta tracciando su una lunga pergamena. Fu Xi è il dio della memoria preservata attraverso la scrittura, dei modelli ideali e della misura delle cose, dell’armonia della quotidianità grazie alle attività che dona al suo popolo. Soprattutto, è il signore del tempo e delle sue possibili direzioni, generoso tanto da darci per ogni possibile evento indicazioni su come affrontarlo al meglio, e comprenderne il significato.
Un esagramma elaborato in un dato momento coincide con quel momento anche nell’essenza e non soltanto nel tempo. L’esagramma è quindi un indicatore dell’essenza dell’evento nel momento della sua origine, collegato al tutto attraverso la legge della sincronicità. Tanto che, Karl Gustav Jung, nello sviluppo della sua complessa teoria della sincronicità, studiò la tecnica oracolare dell’I Ching per oltre trent’anni, utilizzandola anche come metodo di esplorazione dell’inconscio. Proiettarsi in avanti nel tempo e comprendere le connessioni tra tutti gli eventi è fondamentale per dare un senso alla propria vita nel presente.
Due secoli fa, il presidente Abraham Lincoln disse che “il modo migliore per prevedere il futuro è costruirlo”: non sappiamo se lo statista americano avesse studiato Fu Xi ma certamente ne aveva rappresentato molto efficacemente il pensiero.
Il messaggio di Fu Xi oggi è urgente, perché il futuro si materializza ogni giorno più velocemente, anche attraverso nuove tecnologie che accorciano tempi e distanze. Il futuro non può soltanto essere atteso ma va progettato e guidato, affinché porti al Pianeta e all’umanità una nuova armonia e una nuova coscienza e non soltanto sfide pericolose.
Cosa potrebbe fare, in questo nostro tempo, l’augusto cinese capace di prevedere e creare gli eventi?
Fu Xi ci dice che il tempo è importante e va interpretato e guidato, non semplicemente lasciato scorrere tra le nostre dita. Occorre riempirlo di significato e progetti, per fare della nostra vita un’avventura verso la saggezza, la felicità e la coscienza. I desideri si realizzano quando sono chiari dentro di noi, definiti e resi vivi della forza dell’emozione che li proietta in avanti. Attraverso la nostra intenzione e la capacità di “sentire e vedere” il tempo, le nostre missioni e desideri personali e, ancora i più quelli di gruppo, troveranno il loro posto nei disegni divini dell’universo. All’inizio della sua avventura, Fu Xi rappresentava un ponte tra il potere divino e il potere umano. Oggi, ci ricorda che ognuno di noi può essere ponte tra le idee e la loro realizzazione, se sa indirizzare e unire il pensiero, le emozioni e il lavoro delle proprie mani.
Domandiamoci che cosa chiediamo al futuro, quale risposta vorremmo ricevere da una divinazione e poi precediamola, agendo con tutti nei stessi per attirare la sua manifestazione dalle linee di probabilità che già esistono nel nostro futuro. Perché il futuro desidera essere guidato, per poter dare i suoi frutti migliori.