Erasmus+ a Damanhur – Damanhur Community

[vc_row][vc_column][vc_column_text]Questo articolo parla del programma di scambio giovanile europeo chiamato Erasmus+ organizzato ad ottobre 2021 a Damanhur. Se sei un giovane e cerci esperienze di scambio con altre culture o se hai idee su possibili futuri progetti di scambio fra giovani da organizzare a Damanhur, questo articolo ti può essere d’aiuto.

Abbiamo intervistato Aninga, giovane damanhuriana che ha seguito dalla presentazione del progetto all’accoglienza e permanenza dei partecipanti, un’appassionata di coinvolgimento dei giovani nella costruzione del mondo del futuro.

Vivo un senso di immensa gratitudine per l’esperienza che ho fatto nel coordinare lo scambio giovanile Erasmus+ avvenuto ad Arca Tentyris, una della 4 comunità di Damanhur, dal 15 al 25 Ottobre 2021.

Cos’è l’Erasmus+?

Il programma di scambio giovanile Erasmus+ è un programma finanziato dall’Unione Europea che, tramite l’educazione informale, si prefigge di far apprendere ai giovani nuove conoscenze in contesti che permettano di far incontrare le diversità dei giovani provenienti da diversi paesi dell’Unione Europea. Nel nostro caso i paesi protagonisti di questo scambio erano l’Italia, la Grecia, la Spagna e la Svezia.

L’esperienza che i ragazzi hanno fatto è stata co-creata da me, Christos, Monica, Maria e Sara. Ognuno di noi rappresentava il facilitatore/coordinatore per i partecipanti del suo paese, ma insieme eravamo un gruppo che lavorava e si coordinava quotidianamente. Abbiamo sperimentato il lavoro di gruppo fra 4 giovani con pari peso decisionale, come ascoltare veramente gli altri e tenere in considerazione le nostre esigenze ed opinioni. Io rappresentavo gli italiani e Damanhur come comunità di cui faccio parte.

Quale era l’obiettivo del programma?

L’abbiamo chiamato Community Lab, e l’obiettivo principale era di sperimentare la realizzazione di una nostra comunità come gruppo, all’interno della cornice di Arca Tentyris, una delle quattro comunità di Damanhur.

Quale era il programma?

Abbiamo visitato Damanhur e i Templi dell’Umanità, lavorato sui territori della comunità contribuendo in lavori utili come pulizia del territorio, cura delle serre, riciclaggio e cucina. Abbiamo imparato ad utilizzare strumenti di comunicazione interna ed esterna, praticato un nostro esercizio spirituale quotidiano, composto dal movimento del corpo, la respirazione, la riflessione e scrittura del diario. Christos ha guidato il gruppo in dei workshop di teatro dell’oppresso.

Come lo hai vissuto tu, Aninga?

Sono passati alcuni mesi dalla fine del programma e lo sento ancora così vivo dentro di me.

Vivo a Damanhur da 5 anni e vivo qui la mia vita molto intensamente, ma coordinare un programma come questo per me è stata una vera esperienza di cuore, mi ha permesso di sentire l’onda della mia generazione. Trascorrere per 10 giorni 24 ore su 24 con ragazzi della mia età, determinati a cambiare sé stessi, crescere, nutrirsi della conoscenza delle esperienze delle altre persone e di Damanhur mi ha trasformato e fatto desiderare di investire di più nei giovani. Sento una caratteristica speciale che ci accomuna, che è l’empatia, il prendersi cura degli altri, curare le relazioni, l’ascolto. Sono entrata in questo programma da organizzatrice con tutta una serie di compiti da portare a compimento, e ne sono uscita profondamente toccata dall’umanità con cui sono entrata in contatto. Sento amplificato il mio desiderio di un nuovo mondo, basato su pace e amore, comunità armoniose, esseri umani autentici, a contatto con sé stessi e la natura.

Cosa dicono altri partecipanti di questo progetto?

Damanhur è un luogo dove sta crescendo la nuova umanità, quella che cerca di allenarsi ogni giorno per essere migliore, credendo che il futuro sta nel vivere in piccole comunità, come i villaggi di una volta ma con una comunicazione sviluppata e intelligenza emotiva. È come tornare al passato mescolato a una visione del futuro.  Damanhur è iniziato con un paio di persone che hanno visto che c’era un punto di energia importante in quel posto e hanno deciso di scavare per costruire i templi dell’umanità… Dovete andare a vederlo prima o poi nella vostra vita, è qualcosa di unico su questo pianeta, proprio come voi.

Essere a Damanhur è stata una grande affermazione che sono sulla strada che volevo percorrere, che ci sono persone come me, che ci sono giovani pazzi con idee pazze che credono in un mondo più felice e sostenibile. In questa esperienza sono osservatrice e studentessa prima dei miei compagni di classe, perché erano esseri che sapevano il potenziale che avevano, con il cuore aperto e con un coraggio mai visto prima, e più tardi sono stati loro a dirmi che hanno imparato da me osservandomi.

È molto difficile raccontare tutto quello che ho vissuto, ma comincerò da qui.

Andrea – Spagna

Per me, visitare Damanhur è stata una scintilla, un impulso, un ricordo di quello che è veramente importante. Nelle sue foreste e la sua valle profonda, ho potuto sperimentare un avvicinamento alla vera vita in comunità, una vita piena di sfide, ma anche piena di cuore, di supporto e di crescita personale e di gruppo. Le persone di Damanhur ci hanno accolto con una generosità costante, e hanno creato per noi uno spazio dove tutti i giovani potevano aprirsi ed esplorare i loro doni e talenti.

In questi tempi d’incertezza, pessimismo e turbolenze, ho ricevuto una spinta di fiducia nell’umanità e ho sentito la forza degli esseri umani che lavorano insieme per la costruzione di un nuovo mondo.

Una vita diversa è possibile, quello è il messaggio più forte che porto con me dopo questa esperienza. Tanto amore, ispirazione e gratitudine. Grazie, Damanhur. ????

Alejandra – Spagna

L’esperienza era dedicata a noi giovani provenienti da Svezia, Italia, Spagna e Grecia utilizzando diversi metodi per costruire una piccola comunità sostenibile in 10 giorni. Il risultato ha sorpreso molti di noi e tutti abbiamo sperimentato che, in un periodo di tempo così breve, imparando gli uni dagli altri, siamo in grado di creare una bella, piccola comunità.

Durante il nostro soggiorno abbiamo avuto la possibilità di visitare i Templi dell’Umanità – una straordinaria opera sotterranea di arte e architettura. Il Tempio è stato scavato a mano (!) nel cuore della montagna.

Perché questo posto è così speciale? Non c’è una risposta giusta. È il luogo dove l’impossibile è possibile, il luogo dove improvvisamente tutte le risposte possono arrivare a noi, il luogo dove la sincronicità ci sorprende più che mai. È un luogo dove il futuro incontra il presente e il passato. L’esperienza di Damanhur è stata una grande lezione per ognuno di noi. Abbiamo potuto vedere che i sogni possono diventare realtà e che possiamo creare una comunità incredibile e sostenibile in termini di parte sociale.

Ultimamente si parla molto di comunità, ma dobbiamo ricordare che non c’è comunità senza una buona comunicazione. E la comunicazione e i diversi modi di affrontare i conflitti sono cruciali a Damanhur. La Federazione dimostra che avendo una solida base di valori condivisi, apprezzando le differenze reciproche, non solo accettandole, possiamo creare una comunità che è piena di sostegno e di libertà allo stesso tempo. È una soluzione per il futuro? Forse…

Hanna – Svezia

Grazie a tutti voi per aver partecipato a questa incredibile esperienza.

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