Artemide, ricca di valori

[vc_row][vc_column width=”1/1″][vc_column_text]Che la si incontri nelle pagine dei poemi omerici o nei saggi moderni sulla mitologia greca, Artemide ci tocca il cuore per la completezza dei valori che rappresenta e per l’universalità della quale è simbolo.

Artemide — presente nel pantheon romano con il nome di Diana, e in quello etrusco come Artume — è dea della caccia, degli animali selvatici, del tiro con l’arco, delle foreste e dei campi coltivati dagli uomini; è la dea delle iniziazioni femminili, protettrice della verginità, del pudore, delle danze con le quali le fanciulle celebrano l’ingresso nell’età adulta. È ispiratrice del misticismo lunare e delle intuizioni femminili— anche quando le hanno gli uomini, le intuizioni nascono nella loro parte femminile. Artemide è dotata di audacia, vigore e di determinazione, di grande bellezza e di energia che, quando necessario, usa senza esitazione nel combattimento.

Artemide e suo fratello gemello Apollo, dio della luce, della bellezza e delle arti, sono figli di Zeus e Leto. A causa della gelosia di Hera, Leto non trova un luogo dove partorire fino a che Poseidone, per fare un favore a Zeus, le offre un luogo protetto sull’isola di Delo, nel mare Egeo. Lì, ai due divini fratelli verranno poi dedicati splendidi templi e l’isola sarà considerata “la più sacra di tutte”. Su di essa splende una luce unica, dono di Apollo all’isola che permise a lui e ad Artemide di nascere.[/vc_column_text][vc_single_image media=”63682″ caption=”yes” media_width_percent=”100″ css_animation=”zoom-in”][vc_column_text]Secondo alcuni miti, è Artemide a venire alla luce per prima e aiutare la madre a partorire Apollo. Metafora antica per il concetto moderno che la natura viene prima della cultura e le fornisce il substrato perché possa svilupparsi.
Nella Grecia delle polis, il culto di Artemide non era legato a una specifica area: la dea era benvenuta e venerata ovunque, collegando con la sua presenza le storie di genti diverse che le vicende quotidiane e storiche avrebbero invece diviso. Ci vorrebbe un’Artemide anche oggi, nel pantheon e negli archetipi di ogni popolo.

Artemide è bella, selvaggia, libera e forte e vive nei boschi, circondata dai suoi cani oltre che dalle sue ninfe. È dea lunare, dell’ispirazione e dell’intuizione. Trae dalla luna energia e forza e consapevolmente indirizza la propria energia. La caratteristica della verginità indica alchemicamente la capacità di contenere energie pure e forze che si direzionano con volontà verso l’obiettivo. Un potere davvero divino.[/vc_column_text][vc_single_image media=”63684″ caption=”yes” media_width_percent=”100″][vc_column_text]Oggi Artemide pare essere incarnata in un’altra figura straordinaria di donna: Vers, nel nuovo film di Captain Marvel. Dal sangue verde-blu come tutta la razza degli eroi Kree, Vers vive su Hala ma verrà inviata sulla Terra, dove ha già vissuto, per combattere contro i nemici della sua specie. È forte come un’amazzone, intelligente e veloce ma è anche spiritosa, simpatica, sensibile all’affiorare dei ricordi del suo passato terrestre che tornano a poco a poco vivi in lei.
La sua forza non deriva dai superpoteri ma dal suo carattere determinato, dal suo senso di giustizia e dalla sua compassione. È grazie a queste qualità che può usarli a favore di una causa giusta.

Vers/Marvel, la combattente militare che sceglie la pace, si propone come esempio per il giovane universo femminile che sta crescendo in questi anni proprio come le giovani greche, nei templi a lei dedicati, veneravano Artemide come esempio al quale ispirarsi. Che si tratti dell’eroina di un film di successo o di una donna che vive ogni giorno la vita del nostro tempo, Artemide ancora oggi invia sogni e intuizioni che rendono più ricca e piena la vita di chi li sa cogliere.

Stambecco Pesco

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