Che cos’è il tempo e come ti relazioni con lui?

[vc_row][vc_column][vc_column_text]Cinque minuti a leggere un libro entusiasmante o cinque minuti con la mano su un fornello acceso sembrano due tempi diversi. Ci relazioniamo al tempo in base al nostro punto di vista e la nostra percezione è fondamentale.

Durante lo scorso mese qui a Damanhur abbiamo riflettuto molto su questo concetto, astratto ma di grande impatto nella nostra vita. Siamo appena usciti dai giorni Epagomenoi, i giorni fuori dal tempo (più avanti in questo articolo, troverai un link dove approfondire questo tema), abbiamo vissuto una giornata dedicata al Non-Tempo, e abbiamo avuto uno spettacolo teatrale all’interno dei Templi dell’Umanità con il Tempo come uno dei protagonisti principali.

Gli insegnamenti di Falco (su qualsiasi argomento, tempo compreso) non sono mai stati trasmessi con una sequenza lineare di concetti che seguono una logica. Approfondire questo tipo di conoscenza richiedeva spesso uno sforzo per tracciare diversi percorsi di pensiero, fare salti di logica e trovare connessioni fra discorsi su argomenti apparentemente non correlati. Parlando quindi di un concetto complesso come il tempo, non sorprende che Falco lo abbia definito in tanti modi diversi, riferendosi al tempo come un territorio fisico, un mare, un albero, un regno, una dimensione, un’emozione, un impero…

Ti invitiamo in questo viaggio, meditando sul tempo questo mese.

C’è una Sala all’interno dei Templi dell’Umanità dedicata al Tempo: la Sala dei Metalli. Le sue funzioni sono legate anche alla Trasformazione, rendendola un luogo perfetto per esplorare se stessi, e in particolare il proprio corpo, come un laboratorio alchemico, un Atanor.

La Sala dei Metalli ci invita a sperimentarsi come alchimisti portandoci in un viaggio attraverso diversi periodi della vita, per distillare il meglio che l’esistenza può offrire.


Il tempo è trasformazione

Le otto vetrate della Sala dei Metalli rappresentano otto volti che ci ricordano età diverse, dal momento della nascita all’anzianità. Ogni vetrata è collegata a un metallo, come simbolo delle caratteristiche che possono sostenere la nostra trasformazione in ogni fase della vita. Comprendere il cambiamento interiore che deve avvenire ad ogni età è fondamentale per vivere una vita completa ed equilibrata.

La progressione dall’età in cui siamo bambini, collegata al Ferro, alla più avanzata, corrispondente all’Oro, parla dell’esistenza umana come di un cammino di raffinamento spirituale.

Ogni età rappresenta una piccola nascita e una piccola morte, poiché entrare nella fase successiva richiede la morte di parti di noi e la nascita di nuove caratteristiche.

In quale fase della vita sei immerso tu in questo momento? Come ti sei trasformato rispetto alle età precedenti?

La prima vetrata rappresenta i nostri primi sette anni, simboleggiati dal Ferro; materiale grezzo ma che assorbe tutto, proprio come noi assorbiamo e impariamo da tutto ciò che vediamo e sperimentiamo. Più tardi nella vita, scopriremo le lezioni di grande impatto che abbiamo imparato proprio a quell’età.

La seconda vetrata, relativa al Piombo, ci rappresenta alla tenera età di 7-14 anni. Cominciamo a guardare oltre il comfort della nostra famiglia; il gioco e l’interazione con gli amici diventano il nostro obiettivo principale. Sperimentare e giocare sono il modo principale per esplorare il mondo.

La terza vetrata, dai 14 ai 21 anni, è rappresentata dallo Zolfo, volatile e infiammabile, proprio come molti di noi tendono ad essere in quell’età. Neghiamo tutto ciò che siamo stati prima e cerchiamo di reinventarci, chiedendo maggiore autonomia e indipendenza.

La quarta vetrata, quella connessa al Rame, è la prima che dura quattordici anni e non sette, rappresentando la nostra fase della vita dai 21 ai 35. Cominciamo ad esprimere i nostri talenti e a definire chi siamo e cosa vogliamo diventare nel mondo; il nostro impegno con il mondo diventa pienamente attivo e impariamo a contribuire al collettivo.

La quinta vetrata, Mercurio, riflette la nostra età tra i 35 e i 49 anni, la fase in cui abbiamo raccolto abbastanza esperienza per trasmettere ciò che abbiamo imparato agli altri. Questa è l’età dell’autorealizzazione in cui siamo in grado non solo di contribuire alla società, ma anche di aiutare a modellarla.

La sesta vetrata, dedicata allo Stagno e agli anni 49-65, indica un periodo di stabilità, saggezza, scelte meditate e intensa esperienza.

La settima vetrata ci accompagna da 65 a 80 anni, nella bellezza dell’Argento. L’Argento è un metallo nobile, che dona alla nostra forma umana la ricchezza della vita da una posizione distaccata, permettendoci di sentire il potere della transizione e apprezzare l’importanza di certe cose.

L’ultima, l’ottava vetrata, rappresentata dall’Oro, ci racconta dagli 80 anni in su. Ormai abbiamo distillato l’essenza della vita e possiamo trasmetterla a chi è aperto all’ascolto.

Il tempo è un gioco di opposti.

In questo viaggio attraverso le diverse fasi della vita, passando attraverso le piccole reincarnazioni, ci prepariamo per il Grande Viaggio verso l’Aldilà.

Il viaggio attraverso la vita ci ricorda l’importanza di esercitare la scelta consapevole, esplorare la conoscenza e applicare il potere della volontà nel trasformare i nostri tratti negativi in virtù, imparando a distillare il meglio di noi stessi per poterlo offrire agli altri.

Il tempo ci invita a meditare sul nostro percorso di vita; è uno strumento per contattare l’altro se in momenti diversi, ad esempio, versioni più giovani o più vecchie di noi stessi, per fare scelte ispirate dal tempo.

Come vedi tu il tempo? Mentre ripercorrevi questo viaggio attraverso età diverse, hai percepito le diverse qualità del tempo? Ci piacerebbe avere un rimando da te, condividi con noi scrivendo nei commenti qui sotto.

p.s. puoi scoprire di più sui giorni Epagomenoi qui

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