Il bambinoche gioca con i fiori

[vc_row][vc_column][vc_column_text]Xochipilli è un dio solare, il dio della luce, della vita, del gioco, della poesia e dell’arte, il patrono dei balli, dei giochi e dell’amore, ed è la rappresentazione dell’estate. Patrono delle farfalle e della sensualità, è un dio benevolo e il Principe dei Fiori del Mais. Xochipilli è un dio importante nella mitologia mesoamericana e poi azteca, sviluppatasi nell’America centro-settentrionale tra il XIV e il XVI secolo. Il suo nome è composto da “xochitl”, fiore, e da “pilli”, principe. Era riconosciuto dal suo popolo anche come protettore dei giochi, della fertilità e del raccolto. Presiedeva dunque ai valori primari, quali il nutrimento e la continuità della vita, la connessione sociale e i sentimenti.[/vc_column_text][vc_single_image media=”67888″ media_width_percent=”100″][vc_column_text]La sua rappresentazione più conosciuta è una statua risalente all’ultimo periodo della civiltà azteca, rinvenuta alle pendici del vulcano Popocatépetl e oggi conservata a Città del Messico. Il manufatto rappresenta Xochipilli seduto su un piedistallo a forma di tempio, con le gambe incrociate, la testa leggermente sollevata, gli occhi aperti, la bocca aperta in un’espressione a metà tra lo stupore e l’abbandono dei sensi. Sulla statua e sul piedistallo sono incise rappresentazioni di funghi e fiori: il dio è in uno stato di estasi grazie all’assunzione di piante psicoattive, usate nei riti sacri degli Atzechi. Come Shiva e Dioniso è una divinità degli stati estatici.

In altre rappresentazioni, per noi più difficili da avvicinare, Xochipilli è dipinto di rosso per indicare la sua natura solare e regge in mano un bastone, lo “yolotopilli”, sul quale è infilzato un cuore umano: in suo onore, venivano infatti celebrati anche sacrifici umani, che erano anch’essi parte delle pratiche rituali nelle civiltà precolombiane, considerati il più alto grado di offerta tramite la quale ripagare il proprio debito nei confronti degli dei, che si sacrificarono per primi per permettere all’umanità di sopravvivere.[/vc_column_text][vc_single_image media=”67890″ media_width_percent=”100″][vc_column_text]

Qual è la reale natura di Xochipilli?

Nella sua immagine nel Calendario di Damanhur il principe dei fiori è rappresentato come un bimbo, paffuto e sorridente. “Pilli” ha infatti due significati: non solo principe, ma anche bambino. Agli artisti dei Templi dell’Umanità, il Dio dei Fiori azteco ha ispirato questa visione di sé. Xochipilli è anche simbolo del sole nascente, del sole bambino. Xochipilli sa che il mondo ha bisogno di fiori colorati, dell’innocenza dei bambini e della loro voglia di giocare, più che di ogni altra cosa. Il gioco dei bambini è quanto di più serio esista, perché è il loro modo di esplorare se stessi, gli altri, la vita stessa, seguendo un principio di piacere, esplorazione, senza secondi fini, pronti a ricominciare daccapo ogni volta.

I fiori, il segnale d’amore del mondo vegetale che attraverso di essi si riproduce e prepara i semi per la rinascita, sanno farci sognare e vedere oltre; non è necessario usarli come sostanze psichedeliche per avere visioni, può bastare osservarli, annusarli o spruzzarne l’essenza in un ambiente per cambiare la frequenza, usarli in aromaterapia, oppure assumerne l’essenza catturata dal sole come nel caso dei fiori di Bach, di quelli Australiani o Californiani ad esempio, per curarci e armonizzarci. Possiamo anche farci ispirare dai fiori e aprirci alla creatività disegnarli o dipingendoli.[/vc_column_text][vc_single_image media=”67886″ media_width_percent=”100″][vc_column_text]Il messaggio di Xochipilli che vogliamo fare nostro oggi, quando un virus tiene sospese le nostre vite, le nostre abitudini, il nostro bisogno di incontrare gli altri, è contenuto nell’immagine dei fiori e del gioco. I fiori sono ricchi di vita, possiamo immaginarli in comunicazione estatica con il sole, di grande bellezza agli occhi umani e irresistibilmente attraenti per farfalle e api, che con la loro danza, inebriate, portano il polline di fiore in fiore e garantiscono la vita della pianta. Tutto è connessione e danza, nutrimento e bellezza. Questo è Amore. La stessa energia che mantiene tutti noi connessi al flusso della Vita. “I fiori e i canti sono le cose più elevate che esistono sulla terra per entrare nell’ambito della verità”, insegnavano i saggi nella Calmecac, la scuola per i figli dei nobili atzechi.

Anche se il nostro spazio vitale si è ridotto, ampliamo i nostri sensi, cogliamo la bellezza in ogni piccola cosa, coltiviamo un’emozione fatta di leggerezza e armonia, di vita e salute. Lasciamo che siano queste sensazioni a guidarci verso la verità, dentro al nostro cuore, oltre la confusione e la paura che i media spesso provocano. Lasciamole scendere dentro di noi, lasciamo che guidino le nostre azioni, e proiettiamole sugli altri. Rispettiamo la nostra salute e quella degli altri anche così, diffondendo pensieri colorati di bellezza e fiducia: arriverà l’estate, con la luce, i fiori e la natura al massimo del suo splendore.

Arriviamoci pronti a incontrare davvero gli altri, trasformati, rinnovati e con la voglia di costruire insieme un nuovo capitolo della storia umana.

[/vc_column_text][vc_button button_color=”color-192233″ size=”btn-xl” border_width=”0″ link=”url:https%3A%2F%2Fdamanhur.foundation%2Fdonate%2F||target:%20_blank|”]DIVENTA PATREON DI DAMANHUR E DEI TEMPLI DELL’UMANITÀ[/vc_button][uncode_index el_id=”index-136646″ index_type=”carousel” loop=”size:3|order_by:date|post_type:post|by_id:67325,67597,66945″ index_back_color=”color-xsdn” carousel_lg=”3″ carousel_md=”3″ carousel_sm=”1″ gutter_size=”3″ post_items=”media|featured|onpost|original,title,link|default|default_size|outline” carousel_interval=”3000″ carousel_navspeed=”400″ stage_padding=”0″ single_shape=”circle” single_overlay_opacity=”50″ single_padding=”2″][/vc_column][/vc_row]

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