I 3 perché del vivere in comunità?

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Diversi tipi di comunità

I damanhuriani affermano che il modo migliore per vivere e dare vita al mondo che desideriamo è formare una comunità. “Comunità” può significare tante cose diverse:

• comunità nella quale si vive insieme,
• comunità di persone che credono nelle stesse cose,
• comunità virtuale,
• comunità di intenti,
• comunità che dura una vita intera oppure
• comunità che si forma per un breve periodo comune e poi si scioglie, come il Burning man che anche quest’anno a fine estate di svolgerà nel Nevada.
• e tante altre comunità…

[/vc_column_text][vc_single_image media=”60507″ media_width_percent=”100″][vc_column_text]A Damanhur, “comunità” significa pensarsi parte di un grande individuo collettivo nel quale i comportamenti, i sogni, i movimenti sono comuni in modo tale che ogni obiettivo sia raggiunto e porti beneficio a tutte le cellule, cioè a ogni persona. Questo è importante per ogni progetto, perché è dall’unione delle visioni che i sogni diventano reali.
Ancora di più, questo è importante dal punto di vista della vita quotidiana: poiché il nostro ideale è dare significati nuovi a ogni aspetto della vita ogni giorno, vivere in comunità, condividendo lo spazio, il tempo, le abitudini, è fondamentale. E infatti, una delle prime proposte di Falco Tarassaco, sviluppata con i suoi primi compagni, fu quella di fondare una comunità, che col passare del tempo è cresciuta fino a diventare una Federazione.[/vc_column_text][vc_single_image media=”60509″ media_width_percent=”100″][vc_column_text]

I perché del vivere in comunità?

Dal punto di vista della singola persona, è davvero utile?
Certo che lo è!

1. Vivere in comunità significa vivere all’interno di un moltiplicatore di possibilità, che offre alla persona un’enorme varietà di occasioni: occasioni per conoscere altre persone, di entrare in contatto con realtà diverse, di fare esperienze, di mettere a disposizione i propri talenti o di usufruire dei talenti degli altri.
Per fare un esempio banale: vivere in comunità significa poter raggiungere con un semplice sms la persona che sa risolvere il tuo problema con il cellulare, o con l’orto, o con la macchina che non parte, o con tuo figlio che bisogno di ripetizioni e via dicendo. Significa non avere mai difficoltà insolubili.

Per fare un esempio meno banale: vivere in comunità significa essere circondati da persone che possono dirci la parola che a noi serve in quel momento, che ci invitano a riflettere quando siamo presuntuosi o che ci spronano quando siamo vicini ad abbatterci. Significa non essere mai soli, poter chiedere aiuto e poterlo donare agli altri.[/vc_column_text][vc_single_image media=”60511″ media_width_percent=”100″][vc_column_text]

2. Diventare una comunità con gli altri significa essere un po’ meno egoisti e ansiosi, saper esprimere generosità e – soprattutto – imparare che il sorriso e il pensiero positivo sono così preziosi che nessuno, nemmeno la persona più malinconica e introversa, può negarli agli altri!

Cosa dite? Che con questa ricetta – meno ansia ed egoismo, più generosità e sorriso – si diventa migliori? E questo è proprio il motivo per il quale vivere in comunità è utile per le persone: diventano migliori. E diventare migliori, come spiegano tanti maestri spirituali, rende più felici.

3. L’essere umano è fatto per crescere, giocare, vivere con gli altri. Anche quando sente il bisogno di isolarsi e di concentrarsi su se stesso, lo fa per ristabilire i propri legami con il gruppo. La comunità è il modo più naturale per stare insieme, e secondo la filosofia damanhuriana è il modo migliore affinché un individuo esprima davvero se stesso.

Come imparare a diventare una comunità?

Le comunità nel mondo sono migliaia, tutte diverse. A Damanhur, abbiamo perfino creato un corso che insegna come crearne una.
Come vorresti che fosse una comunità da te fondata? Pensi che dovresti rinunciare a qualcosa di quello che hai oggi, e che cosa pensi che acquisiresti? Volentieri scambiamo con te su questo argomento.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]