Risoluzione dei conflitti: intervista a Macaco Tamerice

[vc_row][vc_column width=”1/1″][vc_column_text]Macaco Tamerice vive a Damanhur da 25 anni ed è la rappresentante di Damanhur in Gen, Rive, Phoenix ecc. Tra le tante cose di cui si occupa è anche stata chiamata a svolgere il ruolo di facilitatrice in molti degli incontri internazionali di GEN, in cui vengono trattati molti temi legati ai nuovi modelli sociali.
Le abbiamo chiesto, dal suo punto di vista, quali sono gli aspetti messi in atto in Damanhur per prevenire e risolvere i conflitti in modo efficace.

L’efficacia di una Costituzione

“Una delle strategie vincenti rispetto alla prevenzione dei conflitti in Damanhur è aver scelto alla base di convergere sui punti della Costituzione nella quale tutti si riconoscono. Non è scontato che un gruppo umano riesca a raggiungere il livello di concordanza necessario per fondare una comunità in grado di durare nel tempo, di affrontare le sfide ed i cambiamenti necessari per vivere insieme. Stilare una Costituzione è il primo consiglio che diamo sempre a tutti coloro che vogliono creare una comunità, perché previene l’insorgenza di conflitti sugli aspetti fondamentali che caratterizzano la scelta comunitaria.”[/vc_column_text][vc_single_image media=”57691″ media_width_percent=”100″][vc_column_text]

Tutti hanno una parte di ragione!

“Un altro concetto che fa la differenza nel vivere insieme è la consapevolezza nessuno detiene la verità assoluta e che ciascuno percepisce la realtà attraverso il proprio personalissimo filtro. Uscire dal paradigma della ragione e del torto ed entrare in un nuovo modo di pensare in cui, invece di alimentare il conflitto, si cercano insieme le soluzioni che possono funzionare per entrambe le parti, è importantissimo. In Damanhur chiamiamo la visione soggettiva “quasi reale”, per cui tutti sanno di avere solo una parte della verità in tasca. A queste condizioni, nessuno pretende dalla sua di avere tutta la ragione!”

Più che aver ragione, è importante saper cambiare se stessi…

“Il lavoro di trasformazione dei propri limiti è alla base della vita in Damanhur. Esiste un organismo, che chiamiamo Tecnarcato, che si occupa di mantenere viva l’attenzione a questo importante obbiettivo attraverso dei programmi personalizzati, mirati ad affrontare aspetti dei caratteri individuali che possono, potenzialmente, creare conflitti. Tutti sono disponibili a cambiare in linea di principio, ma riuscire a farlo richiede disciplina e volontà. Per questo motivo chi lo desidera può stilare il proprio programma, chiedendo aiuto agli altri, per identificare cosa modificare di sé per limare le punte che possono generare conflitti nella vita comune.”[/vc_column_text][vc_single_image media=”57689″ media_width_percent=”100″][vc_column_text]

Imparare a comunicare è un’arte

“In Damanhur utilizziamo alcune regole di comunicazione che ci permettono di creare un campo di fiducia comune e di abbassare la soglia dei conflitti:
se esiste un problema con qualcuno parlare direttamente all’interessato senza triangolare, evitando cioè di esprimere critiche in loro assenza;
evitare in tutti i modi di essere arroganti, perché nessuno è superiore agli altri in nessun contesto e condizione;
esprimere ciò che si sente e si prova senza giudicare gli altri, perché il disagio che possiamo provare in alcune situazioni conflittuali spesso ha radici profonde dentro di noi. Attribuire la colpa del disagio fuori di sé non ci aiuta a risolverlo.”

E ancora!

“Altri punti che contribuiscono alla risoluzione dei conflitti sono la mediazione del gruppo. Portare il conflitto fuori dalla dualità ed accogliere tanti punti di vista diversi che fanno da specchio a quanto sta accadendo tra due persone aiuta tantissimo a riportare equilibrio nella percezione di tutti. In Damanhur è possibile chiedere l’aiuto di un facilitatore, ovvero di una persona di fiducia scelta da entrambe le parti per guidare il confronto verso il raggiungimento di una soluzione condivisa.”
“Il modello decisionale a cui tendiamo è chiamato “concordanza”, ovvero tutti sono impegnati a trovare una soluzione e decisione che funzionino, anche se queste non dovessero soddisfare pienamente le aspettative individuali. La fiducia nelle scelte collettive e nella saggezza del gruppo fa sì che anche chi non è completamente allineato alle decisioni prese si adatti e condivida la direzione presa.”[/vc_column_text][vc_single_image media=”57692″ media_width_percent=”100″][vc_column_text]

In extremis…

“Quando non si riesce a trovare un accordo ci si appella al Collegio di Giustizia, organismo formato da tre persone elette da tutti i damanhuriani, che svolge la funzione di giudice di pace. Quando il Collegio di Giustizia è chiamato ad esprimere un giudizio raccoglie informazioni sulla controversia ed emette il proprio parere. Tutti i damanhuriani rispettano quanto emesso, in ultima analisi, dal Cdg.”

Il viaggio nella risoluzione dei conflitti è affascinante e ogni gruppo umano può insegnare qualcosa di utile al proposito.
Se anche tu vuoi scambiare la tua esperienza in merito sarà un piacere accoglierla![/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

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