Alberi, alleati e amici

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Passeggiando nel bosco

Nel Bosco Sacro di Damanhur si può passeggiare senza paura del lupo cattivo: anche il buio, qui, è un amico! Il Bosco è un luogo sacro, sempre.
Tutte le tradizioni del mondo, di ogni continente ed epoca, raccontano infatti di piante che parlano, di giardini che ospitano alberi della conoscenza, di vite vegetali, umane e divine intrecciate dal destino. Narrano di alberi che collegano l’umanità all’universo e dicono che queste creature indicano una strada lungo la quale la coscienza divina può scendere nelle forme e, gli esseri umani, raggiungere gli Dei.
Oggi, nella cultura dominante, non riusciamo più a riconoscerci come un tutt’uno con l’ecosistema in cui viviamo e abbiamo perso la comprensione di quanto la vita degli alberi sia congiunta alla nostra. Ci troviamo nel pieno di una crisi a livello planetario. Riusciremo a uscirne?[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/1″][vc_single_image media=”57538″ media_width_percent=”100″][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/1″][vc_column_text]

Il sussurro degli alberi

A Damanhur siamo convinti di sì. Pensiamo anche che solo un’alleanza creativa tra tutte le specie della terra può permetterci di trovare la soluzione. Se ci colleghiamo alla vita del Pianeta, smettendo di pensare di essere l’unica specie che pensa e che prova emozione, possiamo ricevere ispirazione per affrontare ogni emergenza: sia ritrovare coscienza dei nostri valori profondi, sia evitare i disastri che si verificano quando la natura si esprime con forza.
Se ascoltassimo il sussurro degli alberi, unendo il sogno alle azioni potremmo trovare soluzioni anche ai disastri ambientali sempre più frequenti e spaventosi, che ancora la scienza e la tecnologia non riescono a prevenire e a evitare. Come tutti i Popoli nativi – anche se noi damanhuriani non lo siamo! – riteniamo infatti che gli alberi siano le antenne vive che collegano il nostro pianeta al cosmo e che da essi potremmo ottenere informazioni, segnali, intuizioni in questa direzione.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/1″][vc_single_image media=”57539″ media_width_percent=”100″][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/1″][vc_column_text]

In contatto con una quercia saggia

Noi ci proviamo già. L’ecosistema energetico e spirituale del Bosco Sacro crea una speciale “bolla” di pace, nella quale si può percepire il ritmo lento, vitale e gioioso del mondo vegetale. In questo contesto è facile entrare in contatto con i nostri sensi più profondi, quelli dell’anima, per trovare risposte al di fuori degli schemi usuali e lasciare emergere nuove sensazioni, intuizioni e talenti da tradurre in poesia, bellezza, musica. E informazioni.
L’albero-guardiano del Bosco Sacro è una quercia chiamata Diamantel, al centro di una spirale in pietre blu. Con semplici esercizi di preparazione e percorrendo lentamente il percorso fino a lei, si può entrare in contatto con la sua essenza e ascoltare le storie antiche degli alberi che danno molti suggerimenti su come scrivere le storie moderne degli uomini.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

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Responses

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  1. grazie per la visione positiva che date,mi fate ricordare il film Avatar il popolo collegato alla natura alle piante,anche gli avatar avevano il loro Diamantel, spero che la terra diventi cosi, ho visto un video in tv dove parlavano di piante vecchie di 2000 anni nei paesi del nordici d’europa , e del Canada che vive il più antico organismo vivente della terra sono betulle di 800milioni di anni . io sono un po pessimista vedo la natura sempre più debole, in questi anni si vede sempre meno animali nelle campagne nei boschi, gli alberi con un minimo soffio di vento cadono, si spezzano dalle radici ,dicono che l’alluminio che si trova nelle scie chimiche è il primo colpevole, anche il 5 G non ama le piante colpevoli di bloccare le onde dei trasmettitori, poi gli incendi provocati dai piromani c’è qualcosa di spirituale contro le piante. nel mondo. con voi ciao

    1. Salve Gianni, ti ringraziamo dell’interesse e del bel messaggio! Anche altri ci hanno comparato al Popolo Na’vi dal film Avatar, e questo ci fa tanto piacere. A Damanhur speriamo che sempre più Popoli ritornino ad un contatto con la Natura più armonico e abbiamo tanta speranza che esempi come il nostro possa ispirare altri, e che in questa maniera possiamo tutti insieme creare il cambiamento globale.

      Un saluto di speranza da Damanhur, Bertuccia