Scavare nei Templi:l’esperienza di FormicaCoriandolo
[vc_row][vc_column column_width_percent=”100″ overlay_alpha=”50″ gutter_size=”2″ medium_width=”0″ mobile_width=”0″ shift_x=”0″ shift_y=”0″ z_index=”0″ width=”1/1″][vc_single_image media=”57215″ media_width_percent=”25″ alignment=”center”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Il luogo che amo di più dei Templi dell’Umanità è il corridoio che porta nella zona più profonda dei Templi, intagliato nella nuda roccia e lasciato così come lo abbiamo scavato, perchè mi porta indietro nel tempo e mi ricorda di quando i Templi erano ancora un segreto inenarrabile, più di 25 anni fa…
Quando spiego alle persone che vengono a visitare i Templi che allora lavoravamo tutti insieme di notte, in catena, passandoci i secchi riempiti di roccia dalle sale lungo i corridoi fino all’aperto, di solito strabuzzano gli occhi ed esclamano “non ci posso credere”, o “impossibile”, o ancora “ma come avete fatto?”.
Strano, quando ci ripenso la prima cosa ricordo è che non è stato difficile, anzi, era irresistibile trovarci a scherzare, ridere e cantare insieme fino a tarda notte, contando i secchi per tirarne fuori almeno uno in più rispetto a quelli estratti dal gruppo che aveva lavorato la sera precedente…Non ricordo la fatica, ma gli scambi e le emozioni condivise con quelli che lavoravano accanto a me, e poi le risate, le prese in giro, gli scherzi!
Non stavamo scavando solo nella montagna, stavamo scavando nella storia, nella fantasia e dentro di noi.
Stavamo creando uno spazio nuovo, sacro, unico al mondo, abitato dai nostri sogni, ideali e visioni.
Stavamo lasciando un graffio nel tempo, come piccoli grandi dèi che creano la vita dove prima non esiste…
Scavare nei Templi, portare la luce e la bellezza in un luogo vergine, mai abitato prima dal respiro degli esseri umani è stato come creare una moderna “arca di Noè”, come piantare qualcosa di vivo e pulsante nel cuore del nostro pianeta, un seme in grado di germinare un nuovo tempo, una speranza, una direzione alternativa a quella che esiste “fuori dalla terra” e che ci sta portando ad un punto senza ritorno.
Scavare nei Templi dell’Umanità, riempirli di opere d’arte è stata tra le esperienze più belle della mia vita, che mi ha permesso di toccare con mano quanta magia abbiamo dentro e tra di noi…
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