Questo è il secondo di un articolo in tre parti. Il primo lo puoi trovare seguendo questo link.
Riflessioni personali di Esperide Ananas Ametista
In Spinoza, così come negli Advaita-Vedanta e nella filosofia damanhuriana, non c’è separazione tra materiale e spirituale. L’assoluto è in tutto. Ma l’equilibrio perfetto, la completa divinizzazione del tutto, è nella totalità. Nel nostro pezzetto di universo, nel piano di realtà materiale che — per quanto illusorio — definisce gran parte della nostra esperienza, il gioco è ancora aperto, il risultato ancora in forse. Non ci è possibile comprendere appieno i misteri dell’Assoluto, fino a che siamo in una realtà finita: la sua presenza in noi però può guidarci come un profumo che indica la via a un viandante bendato nella notte. Ogni essere umano è un’antenna elettro-magnetica: qualcosa in noi è predisposto a ricevere gli impulsi che ci arrivano dalle energie spirituali e divine che partecipano in maniera più consapevole al disegno dell’Assoluto.
E se, allo stesso modo, avessimo anche ricettori anche per segnali che arrivano da campi in conflitto fuori di noi, multidimensionali e complessi? Se la battaglia dentro di noi fosse un’immagine riflessa di una guerra di più grande portata? Allora potremmo immaginare che ci sia un segnale predisposto per accendere gli istinti di guerra e, soprattutto, a confonderci su chi sia il nemico, a farci equivocare i fratelli con gli oppositori. Un ricordo-trappola, che ci inganna su dove sia davvero il terreno di battaglia.
Un tema non nuovo, una grande Matrix, parte di un disegno più grande nella nostra galassia. Una Star Wars in cui il nostro pianeta, cosi ricco di vita e diversità gioca un ruolo fondamentale.
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Lo scudo di protezione planetaria in questa battaglia non è tecnologico, ma dato dall’elevazione della nostra coscienza e dalla forza del nostro campo spirituale. Ed è sufficientemente forte solo se è unitario, e se tutte le divinità di tutti i popoli e tempi sono alleate tra loro e con l’umanità. Senza questa protezione, le forze che si oppongono al nostro risveglio continueranno a utilizzare le nostre energia vitali e le nostre emozioni confuse come nutrimento, mentre noi passiamo le nostre vite non sentendoci mai pienamente completi e al giusto posto, mai in armonia con noi stessi, le persone vicine a noi, la vita. Vedere il nemico negli altri esseri umani, negare la coscienza del pianeta e della natura, reificare la vita: questi stati di coscienza sono l’arma di guerra più potente contro la nostra vittoria, la nostra elevazione.
Ci siamo confusi… la guerra non è tra noi, il campo di battaglia non è il pianeta. Questa è l’epoca in cui collegarci alle caratteristiche positive delle forze divine, per far risuonare dentro di noi i valori più puri che rappresentano e contengono. È il momento di raccontare a noi stessi e all’universo una nuova storia, quella di un’unica direzione di evoluzione. Luoghi sacri come i Templi dell’Umanità di Damanhur sono stati creati per diffondere questo messaggio di speranza e fornire un’ancora spirituale che ci sostenga nella metamorfosi: di pensiero, comportamento e anima.
La Terra sta già cambiando frequenza, la Frequenza di Schumann raggiunge regolarmente picchi di molte volte superiori alla sua frequenza regolare di 7,8 Hz, che ha avuto per eoni. Il nostro pianeta come Essere Senziente sta vivendo il suo processo di elevazione e trasformazione. E noi esseri umani stiamo vivendo con lei una mutazione che, se guidiamo con consapevolezza il nostro libero arbitrio, può portarci a un nuovo futuro. Alleati a tutte le forze viventi della Terra e alle energie spirituali che sostengono la nostra evoluzione, noi umani dobbiamo fare il primo, indispensabile passo: connetterci e sentirci una sola grande umanità, passare dall’io al noi. Potremo cosi sentirci uno con gli altri, vivere l’unità nella molteplicità, esaltati dallo scambio con gli altri, non dalla loro riduzione: questi sono i primi doni quando si esce dalla dualità.
Le neuroscienze hanno dimostrato che la comunicazione all’interno delle diverse zone del nostro cervello avviene attraverso le onde gamma che, generate dal talamo, attraversano il cervello con una frequenza di circa 40Hz. Sono le onde con la frequenza più alta e veloce tra quelle che normalmente produciamo e sono connesse al “sentimento di beatitudine” della meditazione profonda, degli stati mistici ed estatici. Gli studi dimostrano che possono essere aumentate se ci sintonizziamo su sentimenti di amore e compassione: più siamo connessi e amorevoli più il nostro cervello è attivo, più la nostra mente è espansa e più siamo intelligenti. Ancorati in questa alchimia interiore di amore e intelligenza, possiamo coltivare in noi la fiducia — animata dalla consapevolezza — che esiste un piano più grande di quello che possiamo vedere e che le nostre vite scorrono all’interno di un flusso di Coscienza infinito. Possiamo scegliere di seguirlo, consapevoli che nell’assoluto non duale, tutto è divino. E quella è la nostra direzione, il nord della nostra bussola.
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Scritto da Esperide Ananas Ametista
Psico-sociologa, facilitatrice spirituale, guaritrice e ambasciatrice della Federazione di Damanhur.
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