Lo dicono tutti i damanhuriani: il fondamento di una vita positiva, basata sulla meditazione e sulla realizzazione dei propri obiettivi, è l’azione. Falco Tarassaco insegnava che agire, senza lasciar passare troppo tempo riflettendo su cosa è meglio fare, sia il modo migliore per essere se stessi; sbagliare, aggiungeva, non è un problema troppo grande perché il movimento e lo slancio creati dall’azione ci permetteranno di porre rimedio ai nostri eventuali errori: meglio sbagliare, comunque, che non agire.
La filosofia spirituale di Damanhur si basa sul percorso dei Quesiti: il primo Quesito parla proprio dell’azione e della sua importanza; il secondo parla della continuità nell’azione, per arrivare finalmente alla trasformazione di sé, che è il tema del terzo quesito.
Insomma: agire è la chiave per entrare nel mondo della spiritualità e del Divino.

Oltre le abitudini

Di questo argomento abbiamo già scritto molte volte, proprio perché l’azione è uno dei principi che caratterizzano maggiormente i damanhuriani e l’avventura che hanno creato insieme. Abbiamo sottolineato l’importanza della scelta, della responsabilità personale, dell’essere sempre attivi in nuovi progetti, coinvolgendo i propri amici e desiderando dare una direzione alla propria vita.
Ma l’azione è importante anche per tanti altri motivi, che la rendono un elemento prezioso per poter affermare di essere davvero vivi e connessi con il pianeta.

Ad esempio: vi siete mai domandati se l’azione è il contrario della pigrizia? La risposta è: No! L’azione è il contrario dell’abitudine.
Tutti noi facciamo un sacco di cose, durante una giornata – a parte i pigri, ma in quel caso non c’è rimedio, o quasi – ma spesso ripetiamo le stesse cose ogni giorno. E, soprattutto, prendiamo le stesse decisioni, reagiamo allo stesso modo, svolgiamo gli stessi compiti sempre alla stessa maniera. Siamo, insomma, dentro le nostre abitudini e quasi non ci accorgiamo di agire, perché sono gli automatismi che agiscono dentro di noi. Agire significa uscire da questi automatismi e farlo consapevolmente e responsabilmente.

L’energia di un’azione

Un’azione è piena di energia se è pensata, quindi non può essere automatica. Le abitudini nella vita ci aiutano a trovare strade più brevi per fare le cose, più semplici, meno impegnative ma sovente ci limitano nel vivere con consapevolezza ciò che facciamo. Naturalmente, non sono le piccole abitudini quotidiane a privarci della consapevolezza: vestirci ogni giorno indossando gli indumenti con lo stesso ordine, fare colazione con gli stessi cibi e parcheggiare la macchina sempre sotto lo stesso albero non fanno grandi danni alla nostra consapevolezza, anche se ogni tanto cambiare anche queste potrebbe portare punti di vista nuovi dentro di noi.

Le abitudini da cambiare sono quelle che fanno sì che, di fronte alle cose, reagiamo sempre allo stesso modo: difendendoci, attaccando, annoiandoci, entusiasmandoci, come se sempre tutto fosse uguale. Agire significa cambiare anche queste abitudini perché in questo modo partecipiamo davvero alle cose che facciamo, con intensità, e non per forza di inerzia. Ci comportiamo non come il programma di un computer, che prevede risposte ovvie, ma come creature divine, che di fronte ogni passaggio della vita si pongono in attenzione e partecipano con tutti se stessi. Anche alle piccole cose.

Da quanto tempo?

Chiediti da quanto tempo non prendi una decisione insolita. Oppure, chiediti da quanto tempo non sorprendi i tuoi amici, accettando un invito che hai sempre rifiutato oppure rinunciando a qualcosa che hai sempre cercato di ottenere.
Da questo punto di vista non dobbiamo necessariamente fare cose diverse da quelle alle quali siamo abituati: è importante farle con spirito rinnovato, come se fosse ogni volta la prima volta e non ci fosse una forza fuori di noi che ci spinge a farle. Se siamo capaci di fare di questo, cioè di agire, probabilmente avremo voglia di fare cose diverse, ma l’importante è che siano nuove ogni volta.

Da quanto tempo non gusti un sapore diverso dal solito? Da quanto tempo non fai una strada diversa per tornare a casa? Oggi, fallo. Con le piccole cose cominciano le grandi.