Le risposte sono dentro di te: lo dicono i saggi, spiegando che il compito di ogni ricercatore è quello di conoscere il mondo per trovare la chiave che apre la porta di se stessi. L’antropogenesi egizia spiega addirittura dove, dentro noi stessi, si trovano le risposte: in una piccola stanza, accogliente, ordinata e protetta, nascosta dentro il nostro cuore.
Falco Tarassaco dice che una guida spirituale aiuta i propri amici a risvegliare il maestro interiore: “Ricordiamoci che il maestro è dentro se stessi. Cosa può risvegliarlo? Cosa può aprirlo? Può essere un libro, può essere un discorso con altre persone, può essere uno scambio con esperienze di altri, può essere un avvio religioso, può essere qualunque cosa.

Risvegliare il maestro interiore, in fondo, è un altro modo per dire che le risposte sono dentro di noi: nessuno può insegnarci nulla, semplicemente dobbiamo accorgerci di sapere già (spiritualmente parlando, ovviamente; il dentista che deve estrarmi un molare, beh, spero bene che abbia imparato da qualcuno già esperto e che non sia un autodidatta o peggio ancora che non stia imparando sul mio molare).

La domanda giusta

Le risposte le abbiamo dentro, il problema è trovarle. Anzi, il problema è trovare quelle giuste, perché dentro di noi vivono passioni contrastanti, ansie, eccessi – oltre a meravigliosi talenti e doni – e qualche volta le risposte potrebbero venire da loro anziché dalle nostre parti migliori. Alle volte le risposte sbagliate si mescolano a quelle giuste. E allora?
Allora, occorre saper ascoltare, e prima ancora occorre saper porre le domande.

Sovente noi ci poniamo un interrogativo per camuffarne un altro. Crediamo di domandarci – ad esempio – come mai non riusciamo ad avere successo sul lavoro mentre in realtà ciò che davvero desidereremmo sapere è come placare il nostro spirito di competizione, che ci fa vedere il nostro impiego come una corsa a ostacoli nella quale sono spesso gli altri che arrivano primi.
A domande scorrette corrispondono risposte sbagliate, non potrebbe essere diverso. Quindi, il primo punto è porre a se stessi la domanda giusta. Non è detto che sia facile: comprendere che cosa veramente desideriamo conoscere significa arrendersi a se stessi, avere un moto di amore per porsi in ascolto e distinguere, nel nostro cuore, le cause e gli effetti. Non facile, ma ce la possiamo fare, se davvero lo desideriamo.

In attesa della risposta

Il secondo elemento importante è, una volta compresa e posta la domanda, porsi nella serena attesa della risposta. La nostra risposta, la chiave di volta dell’interrogativo che abbiamo dentro, verrà a galla come un pezzo di legno in mezzo al mare, ma occorre saperla aspettare. Ancora una volta, occorre placare l’ansia e confidare che la risposta si manifesti, senza porre fretta in mezzo (altrimenti, è meglio chiedere consiglio agli altri, che non è una brutta cosa, in caso di bisogno).
E poi, occorre considerare che di fronte a ogni domanda – filosofica, personale, pratica – non è detto che esista una sola risposta. È anzi molto probabile che ve ne siano molte, tutte giuste, tutte possibili, a seconda del nostro atteggiamento, e che quindi nel nostro cuore vi sia un ventaglio di risposte. Il che forse non ci toglie dall’incertezza ma ci dà la sicurezza di poter scegliere con tranquillità, confidando nella nostra sincerità e nella nostra coerenza.

Una caccia al tesoro

Se la domanda è giusta, dice Falco, la risposta dentro di noi è percepibile con chiarezza, non dobbiamo preoccuparci di smarrirla per la nostra disattenzione.
Le risposte interiori ci sono sempre. Essere in grado di trovarle è come partecipare a una caccia al tesoro: richiede abilità, dedizione e, soprattutto, tanto desiderio. Non significa fare da soli e chiudersi agli altri bensì assumere le proprie responsabilità e sentirsi protagonisti della propria crescita.
Prova a porre una domanda a te stesso – sicuramente, ne hai già in mente più d’una – e lascia che la risposta si manifesti dal profondo tuo cuore. Èducati a farlo e scoprirai quello che altre parti di te hanno già imparato da tempo.