Atti del convegno – Identità di genere

Il 24 febbraio 2024, Damanhur è stata la sede di un convegno che ha affrontato il complesso e delicato tema dell’identità di genere.

Intitolato “Il dibattito sull’identità di genere: trovare significati in un argomento che divide gli animi”, l’evento si è svolto sia in loco che in diretta online, offrendo una piattaforma inclusiva per esplorare questo intricato argomento.

L’obiettivo dichiarato del convegno, “Orientarsi nell’Arcobaleno fra storia, biologia, costruzione sociale, educazione e strumentalizzazioni”, sottolinea l’importanza di affrontare la questione dell’identità di genere da diverse prospettive. Questo approccio multidimensionale mira a sfatare stereotipi, stimolare il dialogo e promuovere una comprensione più approfondita di un tema che spesso divide le opinioni.

Per raggiungere questo obiettivo, abbiamo esplorato diverse sfaccettature di questo complesso argomento, senza pretendere di esaurirlo e consapevoli di non averle trattate tutte. Questo rappresenta l’inizio di un dibattito che può continuare in questa community per arricchire il lavoro dei nostri ricercatori sui temi legati alla consapevolezza, al benessere e alla trasformazione.

Siamo consapevoli che in questo contesto sono intervenute solo persone cisgender, la mia testimonianza sul mio percorso è stato solo un piccolo contributo per condividere l’accoglienza e il rispetto che qui a Damanhur abbiamo per le scelte e le storie personali.

Orango Riso, responsabile di Medit-Azione —il percorso iniziatico di Damanhur — ha introdotto il convegno, evidenziando l’importanza dell’argomento in un periodo in cui l’umanità sta attraversando un processo di trasformazione ed evoluzione. Ha sottolineato il ruolo chiave della riflessione sull’identità di genere nel recupero di archetipi e connessioni, particolarmente nel contesto della dualità maschile-femminile.

Capra ed io, organizzatori e facilitatori dell’evento, abbiamo delineato alcune delle questioni cruciali, tra cui la mappatura delle sfaccettature legate ad attrazione, identità, espressione e sesso. Abbiamo sottolineato la differenza tra sesso e genere, invitando alla riflessione e al dibattito aperto sulla complessità di questi concetti.

Il fotografo e filmmaker Carlo Bevilacqua ha presentato il suo progetto “Queer Divine”, esplorando la fluidità di genere in varie culture e tradizioni attraverso storie personali, miti e tradizioni. Il suo lavoro ha portato una preziosa diversità di prospettive al convegno, ampliando la comprensione dell’identità di genere in contesti globali.

Esperide Ananas Ametista, ricercatrice damanhuriana, autrice e psico-sociologa, ha offerto una prospettiva unica con il suo intervento “Verso l’Androgino”, esplorando miti antichi, opere nei Templi dell’Umanità di Damanhur e citazioni di Falco Tarassaco, il fondatore di Damanhur. Her original reading key allowed opening the field to the evaluation of obstacles on the path, including the hypothesis of the existence of strategies to prevent an awakening that leads us to “become” androgynous again.

La psicologa Patrizia Scanu ha condiviso le sue approfondite ricerche ed esperienze sul tema della disforia di genere nell’infanzia e nell’adolescenza, mettendo in evidenza potenziali rischi di medicalizzazione di disagi complessi e articolati. Il suo contributo ha sollevato questioni cruciali riguardo alla necessità di considerare attentamente le dinamiche evolutive nel tempo.

Purtroppo, a causa di un imprevisto, la discussione sugli aspetti biologici è saltata, ma sono state fornite informazioni di terze parti e poste domande stimolanti per incoraggiare ulteriori ricerche.

In un contesto in cui sono intervenute solo persone cisgender, l’invito è aperto a un dibattito inclusivo. I contributi e commenti sono benvenuti su questa community, con il rispetto per le diverse prospettive che un argomento così complesso inevitabilmente genera. Grazie fin d’ora per la tua partecipazione e curiosità, elementi chiave per arricchire il dialogo su questa importante tematica.

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Semir Osmanagich è lo scopritore delle piramidi in Bosnia ed un ricercatore appassionato, fautore di studi e ricerche in oltre 75 siti megalitici di tutto il mondo. Recentemente ha presentato i risultati di uno studio svolto sui territori di Damanhur, in cui viene dimostrata l’eccezionalità dei nostri luoghi sacri.