Maggio: abbraccia l’energia femminile della terra
In molte tradizioni, incluso il cristianesimo, Maggio è un mese collegato all’energia femminile. Dallo scorso dicembre celebriamo il pieno risveglio delle energie maschili della Terra, invocando la frequenza-forza di Pan. Per essere allineati con le frequenze di questo periodo dell’anno, di questo mese e durante l’evento del 21 Maggio, esploreremo l’aspetto femminile di questa energia.
Il nome Maggio — la cui radice è la stessa di “madre, nutrice” — deriva dalla dea greca Maia, una delle sette Pleiadi, figlie di Atlante e compagne della dea della caccia Artemide. Il mito narra che le Pleiadi col tempo si trasformarono in stelle e ora brillano per sempre nel cielo nella costellazione del Toro, il segno di maggio.
A Maggio si celebra anche il ricongiungimento di Demetra, dea del raccolto, della fertilità e dell’agricoltura, con la figlia Persefone, che ritorna in superficie dopo aver trascorso sei mesi negli Inferi con il dio Ade. C’è anche la festa dell’Anthesteria, la festa dei fiori in onore di Dioniso. Ancora oggi, in Grecia, il primo maggio è dedicato alle gite per raccogliere fiori e creare ghirlande che rappresentano la bellezza divina e portano salute e felicità.
Per i Celti il primo maggio si chiama “Beltane”, una grande celebrazione della fertilità e del ritorno della vita dedicata all’amore, al desiderio, agli istinti e al sacro piacere dell’unione sessuale. Alla festa di Beltane si danzava attorno ad un palo che si ergeva verso il cielo, simbolo di virilità; saltavano sopra grandi falò; raccoglievano fiori e facevano l’amore sugli alberi sotto le stelle: i simboli del Principio maschile e femminile erano tutti lì a ricordare a tutti che l’unione tra gli esseri umani è uno specchio della fusione di forze molto più grandi.
E tornando a Pan…
Nei miti più antichi, Pan è collegato alle Muse, le sette figlie di Zeus che rappresentano l’ideale supremo dell’Arte intesa come Verità del Tutto, ed eterna magnificenza divina. Pan fornisce energia e potere alle Muse affinché possano guidare l’umanità verso l’evoluzione attraverso l’arte e la bellezza, la storia e le scienze.
Un’altra forte connessione tra Pan e il principio femminile è nel mito di Amaltea, sua sorella ninfa-capra, che allattò Zeus in una grotta sull’isola di Creta. Alla sua morte, il re del Pantheon greco la pose tra le stelle, nella costellazione dell’Auriga. Oggi la conosciamo come Capella, la stella più brillante del gruppo. Grato per la generosità di Amaltea, Zeus si sentì magnanimo nei confronti degli esseri umani: spezzò uno dei corni della capra, lo riempì dei frutti del raccolto e creò la Cornucopia, il corno dell’abbondanza e della buona sorte.
È divertente notare che l’urna delle calamità – l’opposto del corno dell’abbondanza – è collegata anche a un’altra frequenza della figura di Pan: Pandora. Prometeo aveva appena rubato il fuoco agli Dei per gli umani, quando Pandora, sua sorella, emerge come eroina in un momento di grande transizione. Forgiata dal dio Efesto, Pandora è la prima donna. Il suo nome significa “tutti i doni”. Tra le caratteristiche che gli dei le hanno messo, c’è anche la curiosità: un giorno Pandora solleva il coperchio dell’urna che Zeus le aveva affidato, con l’ordine di non aprirla mai. Da quella scatola uscirono calamità, disgrazie e malattie, ma in fondo rimase la Speranza. Pandora può sempre infondere speranza come una grande forza anche nelle situazioni più difficili, come le sfide che affrontiamo oggi in tutto il pianeta e insieme al nostro pianeta.
La disobbedienza di Pandora apre un nuovo filone di eventi, analogamente a quanto avviene tramite Eva nel mito della mela. La storia descrive il passaggio al momento in cui i culti incentrati sugli eroi maschili stanno per sostituire quelli della Dea, e il principio femminile viene sottomesso e degradato. È il passaggio in cui si perde l’equilibrio tra il maschile e il femminile, l’equilibrio di Pan e Gea, la Terra nei suoi due aspetti. Oggi, in un momento in cui abbiamo bisogno come mai prima d’ora di speranza – una speranza attiva di azioni e pensieri condivisi, una profonda certezza che insieme possiamo cambiare gli eventi –, è giunto il momento di fondere il maschile e il femminile interiori, nella loro piena dignità. e differenza.
Evento del 21 maggio: abbraccia l’energia femminile della Terra
Il 21 maggio ci incontreremo dalle 19:00 alle 19:40. CEST, su oromadamanhur.org, in diretta dai Templi dell’Umanità. Condivideremo una meditazione per accogliere la bellezza e la forza delle energie femminili della Terra e ascoltare il sussurro delle Muse. Offriremo la nostra presenza e la dolcezza che sentiamo dentro al Principio Maschile per sostenerlo nel suo pieno risveglio.
Come abbiamo scritto il mese scorso, se eleviamo la nostra coscienza, “le forze che abitano i livelli più complessi dell’esistenza ci percepiranno e ci sosterranno nell’orientarci verso nuovi pensieri, modi di vivere e invenzioni. Le nuove conquiste della conoscenza sono chiamate “scoperte, “perché esistono già in qualche modo del possibile.” Orientando la nostra antenna cerebrale e il nostro cuore verso frequenze più alte e complete, possiamo aprire riserve di conoscenza che portano a nuove soluzioni e nuova speranza. Come ad esempio i progetti presentati in Terrapy! O l’incredibile soluzione di AirProtein, proteine fatte di aria rarefatta.
Per rendere ancora più forte il tuo legame con la Terra
Ti invitiamo a partecipare alla Meditazione Globale dell’Albero, sempre il 21 maggio, alle 12 EDT, o in qualsiasi momento della giornata in cui puoi. L’obiettivo della Meditazione Globale dell’Albero è rafforzare l’alleanza tra l’umanità e gli esseri albero. È un’opportunità per approfondire la tua unione spirituale con la natura e contribuire all’elevazione della coscienza umana. Individualmente siamo potenti. Insieme creiamo una sinergia per facilitare l’evoluzione di tutti gli esseri, visibili e invisibili, sul pianeta Terra, inclusa la stessa Gaia e in connessione con le energie di Pan.
Responses