A un certo punto della sua storia, in un’epoca antica anche per gli dei, Odino saggio, stimato e onnipotente signore di Asgard, sovrano del’Asgard, il pantheon norreno, venne esiliato dagli altri dei per avere trasgredito alle loro leggi. Nella sua inarrestabile ricerca di maggiore conoscenza e potere Odino praticò infatti anche magia oscura e sciamanesimo, pratiche fuorilegge e considerate inaccettabili per gli altri dei che lo esiliarono da Asgard per nove anni.

Durante quel periodo, il suo posto sul trono degli dei fu occupato da Ullr – uno degli dei più antichi, su cui esistono poche fonti documentate. Ullr, Ullero o Ollerus nella versione latina del suo nome era un dio benevolo, luminoso, ordinatore delle cose, strettamente correlato al mondo invernale. Il suo nome è connesso al significato di “splendore” e “gloria”. Quando Odino decise di tornare, scacciò Uller e di lui si persero le tracce per sempre…

Il culto di Uller risale al periodo antecedente lo splendore della civiltà vichinga, raggiunto nel Medioevo europeo tra il IX e l’XI secolo: Uller fu con ogni probabilità una divinità molto presente nei cuori delle popolazioni dell’Europa settentrionale, ma quando esse iniziarono la loro diffusione nel continente e più in là, fino ai viaggi in Gran Bretagna, Islanda e Nordamerica, le sue tracce erano ormai poche e il suo culto non più attivo.
Molte parole nelle lingue scandinave e i nomi di molti luoghi, contenenti il suono “ull”, restano però a testimoniare la grande influenza che questa forza ha avuto in passato.

Uller è dio dell’arco e degli sci, e con entrambi gli oggetti è rappresentato in alcune immagini che lo ritraggono. Il suo arco era fatto in legno di tasso, considerato il materiale migliore per resistenza e flessibilità, e lo rendeva il migliore fra i cacciatori. I suoi sci erano fatti di osso e nessuno sapeva volare sulla neve – parleremmo oggi di sci di fondo, una specialità nordica – veloce come lui. Il suo rapporto con le forze dell’inverno era quindi fondamentale, inevitabile in una regione come quella dalla quale proviene. Inevitabile è anche che fosse un grande guerriero, ma con una caratteristica: a lui si rivolgevano coloro che dovevano sostenere un duello, per ricevere protezione.

Da molto tempo, secondo gli storici, nessuno ricerca più la voce di Uller, nessuno chiede più ispirazione a questa saggia forza… Sembra quasi che Uller abbia voluto nascondersi nelle pieghe del “suo” inverno, e da lì, attraverso il suo infallibile arco, inviare agli uomini il segno della sua potenza. La sua grande, inestimabile forza è quella della luce che squarcia le tenebre e che pone ordine nel caos che il buio ha creato. Uller rappresenta una forza solare che nel cuore dell’inverno scocca i suoi dardi di luce per sconfiggere le tenebre e permette agli umani di trovare la strada giusta. Le sue frecce sono fatte, come il suo arco, in legno di tasso che nella cultura norrena è il più temuto fra le entità demoniache e notturne.

Oggi, Uller è un sovvertitore di situazioni oscure e, da un altro punto di vista, è uno scout che ci insegna a trovare la strada anche dove strada sembra non esserci. Anche quando ci ritroviamo nella tenebra, quando dovrebbe esserci luce. Uller, che è insieme forza della luce e dell’ordine, può darci la capacità di vedere con chiarezza un percorso che altrimenti non scorgiamo. Rendere semplice ciò che appare difficile. Rendere lineare ciò che altrimenti appare contorto e accogliente ciò che a tutta prima sembra inospitale.
Uller ci mette in mano un arco di flessibile legno con il quale colpire le forze che ci indeboliscono, che portano buio nel nostro cuore, e mette ai nostri piedi sci di osso con i quali scivolare su tutte le avversità e avvicinarsi alle mete che desideriamo conseguire. Uller ha la capacità di aiutarci e lo fa perché ama farlo. E in un mondo confuso come il nostro, ciò che avviene per amore genera frutti che durano per sempre.