Leggendo e meditando su Rod–Rodzanicy, la nostra coppia divina del mese, di origine slava, e culturalmente vicina a me che sono croata, mi sono chiesta come mai è nata questa coppia divina, maschile e femminile. Rod è il principio maschile, ma non esiste senza Rodzanicy, Dea e sua compagna.
Sono stati scelti per il mese di settembre perché questo è il tempo dell’Equinozio, che ci invita a meditare sull’equilibrio fra le forze apparentemente in opposizione che conducono la nostra vita. In Europa e nel nostro emisfero sarà l’equinozio autunnale, che ci avvicina alla sovranità dell’elemento passivo, femminile – dei mesi d’inverno. Nell’emisfero australe, invece, è l’equinozio primaverile, che porta verso la sovranità dell’elemento attivo, quello maschile.
Secondo la filosofia damanhuriana — così come in molte altre tradizioni — ogni singolo individuo, che sia uomo o donna genericamente, contiene in sé la completezza: ha una parte femminile e una parte maschile. Falco, il nostro fondatore e guida spirituale, alle nostre domande sulle differenze fra uomini e donne soleva rispondere che ognuno di noi è sempre completo, indipendente se nasciamo come uomo o come donna.
Come integrare le nostre energie?
Per integrare tutte le nostre parti, sia maschili che femminili, e per stimolarci e darci forza, a Damanhur esiste un percorso basato su otto Quesiti. I quesiti sono domande o temi di ricerca la cui risoluzione richiede l’applicazione della nostra mente, dei sentimenti e delle nostre parti più spirituali. Al massimo livello di astrazione, che incontra il maggior livello di applicazione pratica, i Quesiti abbinano l’interazione delle leggi dell’universo e lo sviluppo dei nostri chakra (chiamati Adonaj-Ba in Damanhur) e indicano direzioni per percorrere la nostra vita in modo armonico e pieno di energia.
Con l’integrazione degli insegnamenti di ogni Quesito, scopriamo nuovi modi di pensare, di sentire, di Essere.
Il Quarto Quesito, specificamente femminile, ci incoraggia a scoprire il nostro lato femminile – la disponibilità e la consapevolezza profonda di rappresentare uno stabile elemento di unione.
Il Quinto Quesito invece porta l’attenzione alle energie maschili – alla capacità di vivere una costante e armonica rivoluzione interiore.
Raggiunto il risveglio delle due polarità dentro di noi, il Sesto Quesito che ci invita a unirle dentro di noi, — proprio come ci mostrano Rod e Rodzanicy — per attivare il nostro potere di creazione. E non solo quello della vita stessa, cioè il potere riproduttivo che l’unione di un uomo e una donna può generare, ma anche il potere dell’arte, della creatività, della generosità e della bontà.
Trovare uno specchio
Il Sesto Quesito ci aiuta anche a trovare strade per indirizzare creativamente l’energia che naturalmente si genera quando ci innamoriamo. L’energia frizzante, le farfalle nella pancia, la sensazione di invincibilità, tutto ciò si può usare non solo al fine della relazione stessa —anche se naturalmente anche questo è un fine bello e positivo! — ma anche per rispecchiare nell’altro le parti più belle di noi.
Trovare nel Principio che ci completa, come fosse uno specchio, i nostri talenti e l’energia per esprimerli.
L’amore che si sente per quella persona si può espandere, fino a comprendere gli altri, la vita stessa. l’innamoramento per una persona è allora scintilla per l’innamoramento con la vita, per arrivare all’amore mistico per l’Essere. Eros si esprime allora nel suo livello più alto e spirituale. Questo può succedere se riusciamo a riscoprire l’antica, meravigliosa danza fra il maschile e il femminile che la coppia divina Rod – Rodzanicy ci insegna a perseguire.
Se senti che nella tua vita ci sono bellezza, arte, vita condivisa con gli altri, a quel punto sai che hai integrato l’insegnamento del Sesto Quesito. Se invece ne vuoi di più, sii audace e ama, apri il cuore e impara a trovare tu la bellezza in ogni cosa. È da dentro di te che si accende la scintilla.
Cosa rappresenta per te la totalità dell’essere Umano come integrazione del femminile e maschile? Come la stai raggiungendo?
Bertuccia Bietola