Nel mese di aprile, Damanhur ha ospitato la visita di alcuni componenti della famiglia Amonashvili, provenienti dalla Georgia europea. Gli Amonashvili sono figure di primo piano nell’ambito della pedagogia e dell’educazione: sono infatti fondatori e primi animatori della Accademia di Pedagogia Umanistica, che ha largo seguito nei Paesi dell’ex Unione sovietica. Paata Amonashvili, figlio del fondatore Shalva – pedagogista, scrittore, politico – è arrivato a Damanhur accompagnato dalla moglie e da altri membri della famiglia. L’impegno dell’Accademia di Pedagogia Umanistica è rivolto ai giovanissimi e alle famiglie, in considerazione del fatto che la crescita armonica di un giovane essere umano ha bisogno di essere seguita in tutti gli ambiti: scolastico, familiare, sociale, spirituale. Tre le altre cose, la moglie di Paata ha dato vita a un canale televisivo in Georgia dedicato specificamente ai bambini.
Un’accademia molto attiva
Oltre a tenere conferenze nel mondo, gli Amonashvili e gli altri operatori dell’Accademia organizzano settimane di formazione in Georgia, per educatori e genitori, alle quali partecipano ogni volta centinaia di persone. Naturalmente, ogni evento prevede corsi per gli adulti e attività per i bambini, per garantire la continuità di ogni attività educativa. Le attività si svolgono presso il loro centro, una vasta fattoria ristrutturata e dotata oggi di alloggi, strutture per l’ospitalità, giardini e un grande spazio per gli eventi. Pur essendo ancora poco note al di fuori dell’area ex-sovietica, le attività dell’Accademia prevedono normalmente liste di attesa di due anni.
Damanhur ha molto colpito gli ospiti georgiani. La notte all’Abaton (il B&B collegato ai Templi dell’Umanità) , la visita ai Templi e quella nel Tempio Bosco, corredata dalla Musica delle Piante, hanno trasmesso in maniera molto intensa e toccante il significato e il valore del progetto sociale e spirituale, quindi anche educativo, che Damanhur rappresenta.
Convergenze educative
La scuola familiare è stata uno degli aspetti che maggiormente hanno coinvolto Paata e i suoi compagni, in particolare per come essa rappresenti il punto di incontro di tanti saperi diversi, che si compongono insieme nell’esperienza didattica.
L’aspetto più interessante di questa visita è stato lo scoprire come esperienze che vengono da background lontani e hanno finalità diverse, possano condividere valori comuni – l’educazione come fattore di crescita da 0 a 100 anni, la fusione dei saperi, il valore delle differenze – e possano quindi scambiarsi esperienze in modo prezioso per entrambe.
Dall’Accademia di Pedagogia Umanistica è giunto l’invito ai damanhuriani a organizzare presentazioni delle loro iniziative in Georgia, e altre forme di collaborazione e sinergia vedranno la luce nel prossimo periodo.