A tutti piacerebbe vedere più sereni i propri amici e i propri cari. Vederli vincere la timidezza oppure ridurre l’arroganza, acquisire coraggio o diventare un po’ più cauti, diventare più fantasiosi o più razionali, a seconda dei limiti e dei talenti che esprimono. Come a ognuno piacerebbe superare i propri difetti, quelli che irritano gli altri e che ci fanno soffrire, così a ognuno piacerebbe aiutare gli altri a fare altrettanto. E si sa, spesso i limiti degli altri si vedono anche meglio dei propri, e quindi il desiderio che possano essere superati talvolta è ancora maggiore!
È possibile aiutare gli altri a cambiare? Per alcuni versi no, per altri invece sì. Ogni essere umano è responsabile di sé e ha il diritto-dovere di prendersi cura dei propri comportamenti. Ci sono comportamenti che possono decisamente danneggiare gli altri – atteggiamenti violenti, presuntuosi, giudicanti e via dicendo – e atteggiamenti che possono danneggiare se stessi – rinuncia, pessimismo, insicurezza. Ognuno ne è responsabile ed è responsabile del fatto di modificarli e trasformarli in qualcosa di più armonico e utile.
Scegliere di accettare
Se osserviamo il problema da questo punto di vista, non è possibile aiutare gli altri e per certi versi non è neanche giusto, perché significherebbe sostituirsi a loro. Il cambiamento in ogni persona avviene quando la persona stessa lo sceglie oppure quando, di fronte a eventi che esigono un mutamento di rotta, lo autorizza. La persona, insomma può cambiare volontariamente se è decisa, ad esempio, a diventare più intraprendente, vincendo la propria pigrizia. Ma può cambiare anche se un incidente d’auto la costringe a riconsiderare la sua idea di attenzione. In qual caso non si tratta evidentemente di qualcosa che la persona ha voluto ma di un cambiamento che accetta.
Insomma, un cambiamento avviene quando la persona è d’accordo, e se qualcuno cerca di modificare il modo di essere di qualcun altro, non solo si comporta come un prevaricatore ma otterrà soltanto un buco nell’acqua. Chi può decidere qual è il bene di un altro? Anche quando può sembrare ovvio quale sia, non spetta noi farlo.
Come i sassi di un fiume
Ognuno è dunque solo nella trasformazione di sé? No, certamente no. Nel pensiero di Falco Tarassaco e nell’esperienza dei damanhuriani la relazione con gli altri è fondamentale per la propria crescita. Falco usava questo esempio: siamo tutti ciottoli di fiume immersi in una corrente d’acqua, che rappresenta la vita. Il flusso della corrente fa sì che i ciottoli sfreghino uno sull’altro, e così facendo si arrotondano, smussano le loro punte, si modificano reciprocamente.
Questo significa che è la vita la grande insegnante e noi, come compagni di scuola, possiamo aiutarci reciprocamente a imparare ogni lezione. Questo è importante: nessuno può essere insegnante di qualcun altro ma tutti siamo compagni dello stesso corso. E allora sì che possiamo aiutarci!
Per farlo, possiamo imparare a essere specchio agli altri, proporre loro comportamenti virtuosi e abitudini positive. Dopo aver fatto questo, possiamo anche far notare loro che ci sono comportamenti che potrebbero cambiare, per il bene loro e altrui. Dobbiamo però ricordarci anche che quando suggeriamo qualcosa a qualcun altro, ci assumiamo la responsabilità di testimoniare che il nostro suggerimento è adeguato, cioè di dare il buon esempio.
Chi sta aiutando te?
E in questo modo, non soltanto noi avremo dato un aiuto al suo cambiamento ma attraverso di esso avremo sostenuto anche la trasformazione nostra, perché ci saremo impegnati ancora di più a essere migliori.
Torniamo alla domanda iniziale: è possibile cambiare gli altri? La risposta è che non è possibile – e neanche etico – deciderlo per loro ma è possibile aiutarli nei loro cambiamenti, in quelli che desiderano operare su di sé. Il nostro aiuto può fare la differenza, può essere l’elemento che finalmente rende concreto ciò che fino ad allora era solo un desiderio.
Il nostro aiuto deve essere l’amore, l’amicizia, la solidarietà.
E un pizzico di osservazione.
Guardati intorno: chi sta aiutando te nel tuo cambiamento?
Grazie Stambecco, per la tua riflessione!
…io nella mia Consapevolezza e Coscienza voglio aggiungere che l’importante è Essere e non dire di essere, si può modificare quando ci si cerca d’immedesimare nell’altro, ascoltandolo con il Cuore, per esperienza dico che non si può aiutare gli altri se prima non si aiuta se stessi, ci vuole forza, coraggio e volontà nel guardare oltre la nostra Luce anche le nostre ombre, siamo tutti Unici con la nostra unicità, il rispetto del Libero Arbitrio è fondamentale, l’Amore anche Incondizionato è la medicina, che sana un’Amicizia, Amore, ritengo che volersi bene significa spronarsi e gli altri ci fanno da specchio per funzionare un po’ come il nostro corpo, ogni organo è a se, ed importante, ma ognuno ha la sua funzione che deve collaborare con l’altro, aiutarsi, con il dialogo il rispetto e il buon senso, usando oltre che i sensi esterni, quelli Interni, imparare quando si sbaglia chiedere scusa, umiltà, io sono contenta di essere Damanhiriana nel mondo e di fare nel mio piccolo parte di questo progetto insieme anche a tutti voi! A volte ci si sente soli, ma il pensiero di Popolo, il Sogno l’Amore creano! Grazie d’Esistere Horus, Falco Damanhur…io a modo mio anche piccola formichina sono sempre con voi, con Anima, (Cuore, mente e corpo) Con Voi Fratelli/Sorelle Amici d’Anima!
Grazie Simona per la tua riflessione e per portare avanti la missione del risveglio dell’Umanità. Qualche volta ci sentiamo tutti un po soli, ma è anche l’elemento che ci accomuna. Con te! ????✨????