La salute è quell’elemento invisibile che tutti desideriamo possedere, che raramente notiamo quando c’è ma che cambia notevolmente la nostra vita quando è assente.
Ci siamo mai chiesti quali sono le caratteristiche della salute? Quand’è che siamo sani?
E se abbiamo una malattia, siamo necessariamente malati? Dov’è il limite fra “avere una malattia” e “essere malati”?

I test come una mantica

Anche tu, oggi, potresti avere la predisposizione a una malattia che domani si potrebbe sviluppare in una condizione grave. Esistono tantissimi test che ci danno la possibilità di sapere se siamo in salute. Esiste, però, anche una questione di atteggiamento mentale che secondo noi va affrontata con attenzione: affrontare un test fa paura perché un test, per propria natura, è un giudizio che, nella mente di una persona non preparata, può sembrare inappellabile. A Damanhur invece, proponiamo un diverso modo di vedere i risultati dei test: noi li guardiamo allo stesso modo in cui osserviamo una mantica. Ci sono diversi tipi di mantica: in questo caso parliamo di una mantica biologica.
A cosa serve una mantica? A evitare il problema che la mantica stessa segnala. A cosa serve il test? A evitare le difficoltà che il test ha predetto: si tratta di una possibilità, di una predisposizione, di un rischio. Soprattutto se c’è una familiarità con un determinato problema, si farà quindi attenzione alle proprie abitudini, ad esempio all’alimentazione. Ci si abituerà quindi a un regime alimentare specifico e si eviterà di trascurare determinati sintomi che potrebbero annunciare l’aumento del rischio. In questo modo, avremo un atteggiamento attivo verso la vita, senza chiudere gli occhi di fronte a possibili difficoltà ma anche con l’atteggiamento positivo di chi affronta ogni giorno una sfida nuova.
Questo atteggiamento a Damanhur è considerato “essere sani”, anche se soffriamo di una malattia grave.

Quanta vita viviamo?

Con la giusta prevenzione, buone abitudini e soprattutto un atteggiamento attivo, possiamo prolungare una vita fisica di qualità ma è anche giusto che ci facciamo alcune domande: cosa ho combinato nella mia vita? Ho fatto le cose che avevo promesso? Posso farle ora? Posso riscattarmi rispetto a ciò che non ho mai avuto il coraggio di fare?
Queste domande possono rappresentare un paracarro utile, una specie di segnalatore stradale lungo il nostro percorso. Abbiamo una durata biologica non infinita; per quanto essa sia prolungabile, abbiamo comunque una data di scadenza. Le nuove generazioni forse supereranno i 110 anni e anche quelle attuali hanno una promessa di vita notevole. Pensate a come erano le condizioni di vita un secolo fa: ancora negli anni Cinquanta del XX secolola durata media della vita arrivava a sessanta anni; oggi in Europa siamo mediamente a 82 anni per le donne e a 75 per gli uomini. L’incremento della durata della vita non accenna a fermarsi e occorre pensare non solo a quanto viviamo, ma anche a quanta vitalità esprimiamo nei nostri anni.
E questo a Damanhur è considerato essere sani, anche se moriamo prima del previsto.

Non moriamo di noi

L’aspetto fondamentale, durante la propria esistenza, è non morire di se stessi!

~ Falco Tarassaco

Di tutto il resto possiamo morire ma se riusciamo a evitare la noia, pensiamo che possa essere importante. Dovremmo stabilire cosa vogliamo fare della nostra vita, della nostra missione, di ciò che è scritto idealmente nella nostra strada, in proporzione alle scelte, alle promesse fatte vedendo dove adesso ci troviamo. Questo è un discorso più ampio, che va al di là del tema della morte; però dovremmo individuare qualche punto fermo, come quando, ogni tanto, abbiamo deciso di mettere dei paracarri lungo la strada della nostra vita.
Nella nostra esistenza possiamo fare delle scelte, che possono essere scelte pro vita o anti vita. Possiamo decidere di avvelenarci con una vita sregolata, possiamo decidere di esagerare con l’alcool, con le medicine, guidando troppo velocemente. Oppure, possiamo evitare questi rischi, sfidando il pericolo – qualunque pericolo – solo se necessario per noi e per gli altri: possiamo sceglierlo. Quindi, è giusto non tanto pensare se moriremo, ma chiederci se viviamo una vita degna di essere vissuta.
E questo a Damanhur è considerato essere sani, anche se lo scegliamo cinque minuti prima di morire.

Damanhur Scuola per Guaritori Spirituali